PandemiaIn Ticino casi di Covid in calo, ma nuova impennata nei ricoveri
Swisstxt / pab
21.12.2022 - 12:41
Nell'ultima settimana le tendenze in atto a livello nazionale si confermano anche in Ticino: si registrano meno infezioni da SARS-CoV-2, ma aumentano le persone ricoverate negli ospedali.
SwissTXT, Swisstxt / pab
21.12.2022, 12:41
21.12.2022, 14:12
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Per l'Ufficio del medico cantonale ticinese «l’attuale evoluzione pandemica è di difficile inquadramento» poiché ha recensito 1'052 casi di contagio da SARS-CoV-2 nel corso dell'ultima settimana, un dato in calo del 13% rispetto a quello dei sette giorni precedenti (1'211), ma che può essere verosimilmente attribuito a una forte riduzione della voglia di farsi testare.
Le tracce di virus nelle acque reflue, infatti, sono in aumento. E crescono in maniera considerevole anche i pazienti positivi ricoverati negli ospedali ticinesi, con 15 nuovi ricoveri in sette giorni, per un totale di 147 persone ospedalizzate (+10%), di cui sei in terapia intensiva.
Si sono registrati cinque ulteriori decessi in una settimana (+2), e così il bilancio della pandemia iniziata a febbraio del 2020 ha toccato i 1'300 morti.
A livello nazionale, giova ricordare che l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha annunciato martedì 13'416 nuovi casi di Covid nell'arco di sette giorni (16'362 la settimana precedente). Ci sono inoltre stati altri 17 decessi e 369 pazienti sono stati ricoverati in ospedale.
Leggero calo anche nelle case anziani
Per quanto riguarda le case per anziani ticinesi, nella settimana dal 12 al 18 dicembre i nuovi casi sono passati dai 62 della settimana precedente ai 55 annunciati nell'ultimo bollettino. Le strutture interessate sono meno numerose e passano da 18 a 16, su un totale di 69.
Un residente ha dovuto essere ospedalizzato, per un totale di 207 da inizio pandemia. Non vi sono stati morti e rimangono quindi a quota 429 gli ospiti delle case anziani deceduti per colpa del Covid.
Gli anziani guariti sono 48 in più rispetto a sette giorni prima, per un totale di 3'272 dalla primavera del 2020.
Le raccomandazioni alla prudenza rimangono basilari
L’Ufficio del medico cantonale raccomanda di continuare ad osservare le misure base di protezione, che ormai ben si conoscono: igiene delle mani, distanza sociale e arieggiamento frequente dei locali.
Si invita ad indossare la mascherina negli spazi chiusi, trasporti pubblici e nei luoghi affollati a tutela della propria salute e a protezione della popolazione più vulnerabile. Le persone fragili sono ancora invitate a sottoporsi al test in caso di sintomi.
La vaccinazione di richiamo offre sempre una buona protezione contro le forme più gravi della malattia e per questo è caldamente raccomandata alle persone più vulnerabili, di cui fanno parte anche le persone di più di 80 anni che hanno ricevuto una dose di richiamo durante i mesi estivi.