8 mesi al cantiere finale Chiasso verso la rivoluzione viaria

SwissTXT / pab

22.9.2021

Immagine d'illustrazione
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Archivio © Ti-Press / Ti-Press

Tra otto mesi la viabilità a Chiasso verrà rivoluzionata: nessun transito davanti alla stazione, Corso San Gottardo condurrà in centro, mentre per andare in Italia bisognerà prendere via Como. Sarà il risultato finale di una serie di cantieri iniziata due anni fa.

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«Di pazienza ce ne vorrà parecchia. – dichiara alla RSI Sonia Colombo-Regazzoni, capodicastero Territorio e Sicurezza a Chiasso –  Abbiamo provato ad anticipare i problemi più grossi che potevano sorgere. Di base dovremmo esserci riusciti. Dovremo vedere cosa troveremo sotto».

Già perché ora tocca alla sottostruttura, che in pratica sono tubi, cavi e fogne, con queste ultime che datano del 1950. La tempistica di 8 mesi rischia perciò di allungarsi, perché i lavori su via Livio, anzi oltre 3 metri sotto, potrebbero nascondere sorprese, riferisce la RSI.

«Siamo partiti dall’edificio principale della stazione e siamo andati in direzione nord quindi verso via Motta e viale Manzoni. – dice Rudy Cereghetti, direttore Ufficio tecnico Chiasso, ai microfoni della RSI – adesso arriviamo in un punto nevralgico ovvero il posteggio Gambrinus. La squadra è molto rodata. Confidiamo di poter realizzare l’opera nei tempi e nei costi previsti».

La vera incognita non è però sottoterra, ma piuttosto la futura nuova viabilità. C«onfidiamo sulla bontà del progetto. – dice Cereghetti alla RSI – È una rivoluzione copernicana perché il traffico di transito non passerà più nel centro. Creeremo i presupposti per una migliore qualità di vita».

Il progetto risale però a una quindicina di anni fa e Chiasso nel frattempo è cambiata parecchio. «Quindi il sovraccarico della zona di largo Kennedy sarà molto forte. – dice alla RSI Sonia Colombo-Regazzoni -  Il progetto era stato calcolato su circa 20'000 veicoli, ma nel frattempo sono diventati 35'000. Speriamo che il tutto regga».