Acque non puliteCol caldo arrivano delle alghe verdi nel Ceresio, sono pericolose per la salute
pab
19.8.2023
Il problema, per ora, riguarda soprattutto la parte a sud del ponte-diga. Le tossine possono avere effetti negativi sulla salute di chi entra in acqua. I bimbi sono più a rischio. Il cantone monitora il problema. Non si escludono divieti di balneazione più ampi.
pab
19.08.2023, 19:57
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Con il caldo e la poca mobilità delle acque del Ceresio, in alcune parti del lago esplodono le fioriture delle alghe verdi, che possono essere pericolose per la salute, soprattutto per i bambini.
Ci sono già dei divieti di balneazione, ma vista la situazione molto dinamica, non sono escluse estensioni di queste proibizioni.
Per ora l'area più toccata è quella del bacino sud.
Il problema non tocca il Lago Verbano poiché le acque seguono altre dinamiche, più movimentate.
Nel 2020 nel lago di Neuchâtel sono morti sei cani in 24 ore per i cianobatteri. Nel Ceresio ce ne sono di un altro tipo, un poco meno pericolose, ma pur sempre nocive per la salute.
Tra le conseguenze del gran caldo che sta attanagliando tutta la Svizzera e in modo ancor più intenso il Ticino, come fa notare la RSI, c'è l'esplosione della fioritura di cianobatteri nei laghi.
Giova ricordare che sono organismi che possono avere effetti negativi anche sulla salute.
Già ad inizio agosto il Laboratorio cantonale aveva sconsigliato di fare il bagno nelle aree più colpite, soprattutto tra Agno e Melide. Poco dopo è arrivato il divieto di entrare in acqua al lido di Bissone.
Il divieto di balneazione sarà esteso su alcune rive del Ceresio? «Effettivamente il bacino sud del lago di Lugano è stato toccato da diverse fioriture, per il momento abbastanza localizzate. Possono provocare accumuli forti di cianobatteri che hanno portato poi in determinati casi a sconsigliare la balneazione oppure vietarla», spiega ai microfoni della RSI, Nicola Forrer, direttore del laboratorio cantonale.
Le fioriture «sono dinamiche», dal mattino al pomeriggio
«Il caldo è uno degli elementi principali, unito alla disponibilità di nutrienti e a una situazione calma, quindi senza vento, senza temporali. Queste fioriture sono molto dinamiche. In un lido ci può essere il mattino l'acqua limpida e poi il pomeriggio un accumulo di cianobatteri a riva. In quel caso si giustifica poi anche un divieto di balneazione a tutela del bagnante.»
Il problema per ora riguarda soprattutto la parte a sud del ponte-diga. Il laboratorio cantonale sta dunque monitorando la situazione in più punti.
Sul lago a far da sentinella ci sono soprattutto i pescatori. La RSI ha chiesto a Urs Lüchinger, presidente della Federazione per l'agricoltura e la pesca, se i cianobatteri sono presenti altrove: «Bacino nord e bacino sud si comportano in modo molto differente. Stamattina sono uscito a pescare e vedevo una leggera presenza di questi cianobatteri. Ci sono anche nel bacino nord, ma sicuramente molto più diluiti. Li ho visti soprattutto a Paradiso. Era abbastanza logico trovare cianobatteri in quel punto».
Ma come sta invece il Verbano? Risponde Forrer: «Per il momento non abbiamo avuto segnalazioni sul Lago Maggiore. Pure negli scorsi anni è stato risparmiato dal fenomeno. Nel Verbano c'è una maggiore circolazione, anche apporto di acqua fresca e correnti nel lago che rallentano o impediscono sviluppo di cianobatteri».
Il caso mortale di Neuchâtel è diverso
Giova ricordare un caso drammatico, con protagonista lo stesso battere, quello del lago di Neuchâtel, dove nel 2020 sei cani morirono in 24 ore dopo essere entrati in contatto con i cianobatteri.
E Forrer specifica: «Nel lago di Neuchâtel erano cianobatteri presenti sui fondali, invece i cianobatteri che sono presenti nel lago di Lugano sono microcisti e producono un altro tipo di tossina, non così pericoloso. Ma anche queste tossine possono avere effetti negativi, in particolare sui bambini, perché hanno la pelle più sensibile e giocando in acqua, spesso ne ingeriscono quantità anche importanti.»
«Queste tossine possono dare effetti gastrointestinali e effetti più a lungo termine al fegato. Sono problematiche per i cani, perché, facendo il bagno, quando escono si ritrovano il pelo sporco e tendono a pulirlo leccandolo», conclude Forrer.