Covid In Ticino calano contagi e ricoveri, ma ci sono altri 7 decessi

SwissTXT / sam

28.12.2022 - 11:59

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Negli ultimi sette giorni sono stati registrati 721 nuovi contagi, in diminuzione del 31% rispetto alla settimana precedente. Miglioramento influenzato «da una diminuita propensione a effettuare un test». Ma cresce il numero di morti.

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In Ticino migliora la situazione epidemiologica sul fronte del Covid-19. Negli ultimi sette giorni sono infatti stati registrati 721 nuovi contagi (contro i 1'052 della settimana precedente) e attualmente negli ospedali si contano 113 pazienti positivi (147 una settimana fa), di cui 7 in cure intense (6).

«Il numero di nuovi casi è in chiara diminuzione rispetto alla settimana precedente (-31%)», sottolinea nel suo bollettino settimanale l'Ufficio del medico cantonale, che però aggiunge: «Questo apparente miglioramento della situazione potrebbe essere influenzato da una diminuita propensione a effettuare un test».

Per quanto riguarda le persone ricoverate in isolamento per Covid, il loro numero è in calo del 23% rispetto alla settimana precedente.

Da segnalare però che questa settimana ci sono stati altri 7 decessi, contro i 5 dei sette giorni precedenti.

La situazione nelle case anziani

Per quanto riguarda le case per anziani ticinesi, nella settimana dal 19 al 25 dicembre i nuovi casi sono stati 65, contro i 55 di sette giorni prima. Le strutture interessate sono ora 20, ossia quattro in più, su un totale di 69.

Nessun residente però ha dovuto essere ospedalizzato questa settimana (uno la settimana scorsa). E anche questa settimana non vi sono stati morti per Covid nelle varie strutture e quindi il numero di decessi rimane fermo a quota 429.

Gli anziani guariti sono 46 in più rispetto a sette giorni prima, per un totale di 3318 dalla primavera del 2020.

Le raccomandazioni del medico cantonale

L’Ufficio del medico cantonale raccomanda di continuare a osservare le misure base di protezione (igiene delle mani, distanza, arieggiamento dei locali) e invita a indossare la mascherina negli spazi chiusi, nei trasporti pubblici e nei luoghi affollati «a tutela della propria salute e a protezione della popolazione più vulnerabile».

Le persone fragili sono ancora invitate a sottoporsi al test in caso di sintomi.

La vaccinazione di richiamo, viene ricordato, offre sempre una buona protezione contro le forme più gravi della malattia e per questo è caldamente raccomandata alle persone più vulnerabili, di cui fanno parte anche le persone di più di 80 anni che hanno ricevuto una dose di richiamo durante i mesi estivi.