Arte Creazione di un grande museo-scuola Giacometti a Parigi nel 2026

ro, ats

14.11.2022 - 10:32

Il Giacometti Institute, situato nel XIVesimo arrondissement, ospita l'atelier, grande una ventina di m2, dell'artista grigionese e verrà trasferito nella futura struttura. (immagine d'archivio)
Il Giacometti Institute, situato nel XIVesimo arrondissement, ospita l'atelier, grande una ventina di m2, dell'artista grigionese e verrà trasferito nella futura struttura. (immagine d'archivio)
Keystone

Un museo-scuola Alberto Giacometti vedrà la luce nel 2026 sull'esplanade des Invalides a Parigi. Lo ha annunciato oggi la Fondazione Giacometti. La nuova struttura riunirà la più grande collezione al mondo delle opere dell'artista grigionese (1901-1966).

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Situato nella vecchia stazione degli Invalides e nel sottosuolo dell'esplanade, questa nuova istituzione di 6000 m2 sarà dotata «di un museo che presenterà un'esposizione permanente e a rotazione molte delle circa 10'000 opere di Giacometti raccolte dalla fondazione (sculture in gesso e bronzo, dipinti, disegni, oggetti d'arte decorativa), la maggior parte delle quali non è attualmente accessibile al pubblico», ha indicato Catherine Grenier, direttrice della fondazione creata nel 2003 a Parigi dalla vedova dell'artista Annette Giacometti.

La struttura ospiterà anche «esposizioni d'arte moderna e contemporanea in linea con lo spirito» del grande artista grigionese e una «scuola di creazione non professionale per tutti, bambini e adulti, esperti o alle prime armi», ha aggiunto.

Il Giacometti Institute, situato nel XIVesimo arrondissement della capitale francese, non scomparirà ma le «sue attività verranno ripensate», ha indicato Grenier. Attualmente questo ospita l'atelier di Giacometti, che verrà trasferito nel futuro museo.

L'edificio della vecchia stazione degli Invalides e i sotterranei annessi, creati in occasione dell'esposizione universale del 1900, verranno interamente rinnovati nel quadro di un programma della Città di Parigi. Sarà l'architetto francese Dominique Perrault, fra gli altri, a progettare la trasformazione di questo sito.