Pandemia Durante l'Ascensione 800 controlli, 26 le multe

SwissTxt / pab

25.5.2020

Nella foto agenti della polizia comunale presidiano la foce del Cassarate frequentata nel tempo libero dalla gente di Lugano. 
Nella foto agenti della polizia comunale presidiano la foce del Cassarate frequentata nel tempo libero dalla gente di Lugano. 
Ti-Press / Alessandro Crinari

Per la polizia si tratta di un «bilancio positivo», quello stilato ai microfoni della RSI dopo il fine settimana dell'Ascensione: «si punta a sensibilizzare». Per il presidente del Governo Norman Gobbi «Lidi e campeggi aperti aiuterebbero».

Sono stati quasi 800 i controlli effettuati dalla polizia in Ticino durante il ponte festivo appena concluso, secondo le cifre raccolte dalla RSI. Le verifiche hanno riguardato sia gli esercizi pubblici, sia una serie di luoghi ritenuti sensibili.

Il bilancio della polizia cantonale è positivo: la multa per il mancato rispetto delle disposizioni si è infatti resa necessaria solo in pochi casi, 26 tra giovedì e oggi. Il dato fornito dalla polizia cantonale comprende anche una procedura di contravvenzione avviata per un esercizio pubblico dove sono state riscontrate più volte delle irregolarità.

«Solo una minoranza non rispetta le regole»

«Si parla solo di una minoranza che non rispetta le regole – commenta ai microfoni della RSI il sostituto comandante della polizia cantonale Lorenzo Hutter –, mentre la maggior parte della popolazione ticinese è ligia a quanto richiesto».

Sull’arco dei quattro giorni le pattuglie hanno monitorato in modo mirato 130 luoghi pubblici, eseguendo complessivamente 780 controlli, di cui 250 in esercizi pubblici.

Assembramenti nei parchi

Una settantina di interventi sono stati effettuati su segnalazione di terzi, specialmente per assembramenti nei parchi, aree verdi o rive di laghi e fiumi.

«Sovente a seguito dell’intervento delle nostre pattuglie si è però constatato che le disposizioni sul distanziamento erano in realtà rispettate. Dove invece abbiamo riscontrato situazioni non in regola, si è comunque cercato di prediligere la via del dialogo» ha affermato Hutter.

Le sanzioni sono scattate come ultima ratio, in assenza di effetti o nel caso di situazione recidive e, anche con i turisti, la polizia ha dovuto insistere un po’ di più sul rispetto delle regole, «considerato che l’impatto del virus a nord delle Alpi è stato diverso».

Gobbi: «Lidi e campeggi aperti aiuterebbero»

Su controlli e sanzioni le Cronache della Svizzera italiana hanno sentito anche il presidente del Governo Norman Gobbi che, da parte sua, ha confermato la linea: sensibilizzare prima di tutto, punire se necessario.

Sull’Ascensione come banco di prova e su eventuali margini di miglioramento, Gobbi ha spiegato che questo ponte festivo «aveva una grossa pecca: i lidi, ma anche i campeggi, ancora chiusi. La gente si è comunque organizzata in altri luoghi, come abbiamo visto».

«Dobbiamo quindi capire, ha proseguito Gobbi, se la prossima settimana il Consiglio federale procederà con ulteriori allentamenti in questo senso e se questi saranno un passo verso una normalizzazione, anche se si tratterà comunque di una nuova normalità nella quale le distanze e le misure di igiene restano al primo posto».

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