Lutto È morto Jörg Wolters, il più famoso suonatore di organetto del Ticino

Swisstxt / Red

12.10.2024

Il suonatore ambulante Jörg Wolters in riva al lago a Minusio nel 2019.
Il suonatore ambulante Jörg Wolters in riva al lago a Minusio nel 2019.
KEYSTONE/Ti-Press/Samuel Golay

Si è spento il suonatore di organetto Jörg Wolters. Lo riporta la RSI, che a sua volta cita il sito web del Corriere del Ticino, secondo cui la polizia si è recata oggi, sabato, nella sua roulotte a Taverne. 

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Si è spento il suonatore di organetto Jörg Wolters.
  • Jörg, di origini tedesche, è nato nel 1959 ed era un volto molto conosciuto e amato in Ticino.
  • Era attivo come artista di strada da quasi 30 anni.

La morte sarebbe avvenuta per cause naturali.

Jörg, di origini tedesche, è nato nel 1959 ed era un volto conosciuto in Ticino, con il cappello a cilindro e la barba rossa. Era attivo come artista di strada da quasi 30 anni. 

Il CdT ricorda che nel 2018 era stato scelto come «uomo immagine» per la festa d'autunno della città di Lugano. 

Aveva fatto clamore, nel 2014, quando mentre suonava in Via Nassa a Natale era stato cacciato dalla gerente di una boutique di lusso. È seguita una grande ondata di solidarietà e infine l'intervento del Municipio, che ha permesso all'artista di esibirsi nuovamente in quella via.

Perché viveva in una roulotte?

Nel 2021 Jörg aveva spiegato al giornale Cooperazione il motivo dietro alla scelta di vivere in una roulotte nel campeggio di Taverne: «Una decisione minimalista ed essenziale. Non ho un lavoro comune, non so quanto guadagnerò quando esco la mattina. Vivere in campeggio è economico, mi piace l'idea di non dovere avere preoccupazioni finanziarie», aveva detto.

Per poi aggiungere: «Nella mia ‹vita precedente› ero in coppia, in una casa normale. Ora ho voltato pagina: stare in una roulotte ti aiuta a staccarti dalla frenesia e a vivere di più il momento. Non mi importa nemmeno degli inconvenienti. Nevica troppo? Pace, quel giorno non vado a lavorare». 

Jörg per le strade di Lugano nel 2019.
Jörg per le strade di Lugano nel 2019.
KEYSTONE/ Ti-Press/Samuel Golay