Dopo una lunga trattativa Trovato un accordo per il CCL dell'edilizia ticinese 

Swisstxt

16.6.2023 - 11:22

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
Immagine illustrativa/foto d'archivio.
TI-Press

L’edilizia ticinese avrà il suo Contratto collettivo di lavoro (CCL). Lo comunicano congiuntamente la Società svizzera impresari costruttori (SSIC) e i sindacati OCST e UNIA.

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«Dopo una lunga e impegnativa trattativa, le parti contraenti del Contratto collettivo di Lavoro (CCL) dell’edilizia e del genio civile del Cantone Ticino hanno trovato un accordo per il nuovo Contratto cantonale che sarà in vigore fino alla fine del 2025» si legge in una nota.

Impresari e sindacati procederanno ora con la redazione degli articoli del nuovo CCL, che dovranno essere modificati in funzione delle nuove disposizioni contenute nell’accordo. «Appena possibile sarà garantita pure l’informazione dettagliata alle imprese e ai lavoratori sui cambiamenti introdotti a partire dal 1° maggio 2023» conclude il comunicato.

Alcuni punti critici

Le trattative si erano arenate sull'obbligo di chiusura dei cantieri a inizio pomeriggio, alle 14h00, in caso di canicola o intemperie, dove il disaccordo – in particolare con UNIA – è stato appianato.

«La lunghezza di questi negoziati è stata contraddistinta da un attacco senza precedenti da parte della Società svizzera degli impresari costruttori (...), i peggioramenti previsti non venivano compensati in modo adeguato», ha spiegato alla RSI Dario Cadenazzi di UNIA, secondo il quale l'accordo concluso «è di responsabilità».

«La gestione del tempo di lavoro assomiglia molto alla soluzione nazionale, con molta più flessibilità», afferma dal canto suo Nicola Bagnovini, direttore della società degli impresari, con particolarità legate alla realtà cantonale.

La principale novità è il passaggio da un calendario bloccato a un sistema di monte ore. Come compensazione UNIA chiedeva interventi vincolanti, per esempio con la chiusura dei cantieri alle 14 invece dalle 15 in caso di canicola.

Per finire l'obbligo non ci sarà, ma in caso di canicola c'è un'intesa su un massimo di otto ore di lavoro sui cantieri invece di nove.