Perché e di quanto Previsto un rincaro dei costi dell'elettricità in Ticino

SwissTXT / red

26.3.2022

Nella foto una veduta sui numerosi tralicci dell'alta tensione presenti in prossimità del paese di Biasca (immagine illustrativa/foto d'archivio).
Nella foto una veduta sui numerosi tralicci dell'alta tensione presenti in prossimità del paese di Biasca (immagine illustrativa/foto d'archivio).
archivio Ti-Press 

In Ticino è atteso un rincaro dei costi dell'elettricità: si stima che l'aumento della bolletta della luce potrebbe arrivare fino a 300 franchi annui per un consumo medio. Le cause? Non sono da imputare solo agli effetti della guerra in Ucraina.

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Come riportato dalla RSI, nel Cantone si attende un rincaro dei costi delle bollette della corrente. È la prospettiva che si sta delineando sullo sfondo delle turbolenze che da tempo si registrano sul mercato dell'elettricità.

Nel settore nessuno ricorda un dato simile: «Una situazione del genere, con degli aumenti così importanti, fino a 5 volte, no. Abbiamo avuto un momento nel 2008, ma poi tutto si era risolto nel giro di qualche mese», osserva ai microfoni dell'emittente di Comano il direttore dell'Azienda Elettrica Ticinese (AET) Roberto Pronini.

E a determinare l'aumento dei prezzi dei kiloWattora non sono solo le ripercussioni della guerra in Ucraina. La tendenza si era manifestata già verso la fine dello scorso anno.

A incidere sono infatti fattori come la persistente siccità e le revisioni che in Francia tengono ferma la metà del comparto del nucleare. Inoltre la mancanza di acqua «fa sì che anche il trasporto di materie prime, di carbone, in Germania sul Reno sia più complicato. E quindi c'è meno disponibilità di energia», aggiunge Pronini.

Quali i costi a carico del consumatore?

Quali potrebbero essere le ricadute finali a carico dei consumatori? «Per il 2022 tutta l'energia elettrica che serve alla nostra clientela è stata acquistata a prezzi ancora buoni», mentre per il 2023 «una buona parte del fieno è già in cascina», afferma dal canto suo il direttore delle Aziende Industriali di Lugano (AIL) Marco Bigatto, sempre alla RSI, precisando però che c'è una parte non trascurabile che deve ancora essere acquistata.

A carico di un'economia domestica si stima quindi in media un aumento nell'ordine di 200 franchi in più. Ma se consideriamo i rincari di 100 franchi già annunciati da Swissgrid, la società nazionale di rete, l'importo finale sarebbe sui 300 franchi annui.

I maggiori costi potrebbero caratterizzare anche il 2024 e il 2025. AIL e AET, acquistano anche gradatamente energia sul mercato europeo con un sistema analogo a quello delle ipoteche sulle abitazioni.

Quello che preoccupa, quindi, «è che questi prezzi potrebbero poi rimanere elevati anche a medio o a lungo termine», conclude Bigatto. Ma per le prime conferme non resta che attendere fino a fine agosto, quando le tariffe saranno rese note.