Pandemia EOC e Moncucco scrivono al Governo: «Ecco le misure che ci vorrebbero»

SwissTxt / pab

25.10.2020

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press / archivio

L'Ente ospedaliero (EOC) e la Clinica Moncucco scrivono al Governo ticinese sollecitando altri provvedimenti per contrastare l’ondata di contagi da coronavirus. Lo rivela il giornale «Il Caffè»

L’EOC e la direzione della Clinica Luganese Moncucco hanno scritto una lettera al Consiglio di Stato ticinese elencando una serie di provvedimenti da prendere subito o dopo le vacanze scolastiche di novembre. Lo scopo è quello di evitare un secondo lockdown.

Nella missiva, anticipata dal domenicale «il Caffè», vi sono diverse raccomandazioni che vanno dall’uso della mascherina in tutti i luoghi chiusi e anche in quelli all’aperto affollati, come per esempio i mercati.

Inoltre, viene suggerito di prolungare di una settimana le vacanze scolastiche di novembre. Sempre per quanto riguarda la scuola, mascherine obbligatorie alle medie e il divieto delle gite che prevedono spostamenti con bus e/o treno.

Molte attività andrebbero vietate

Agli anziani e alle categorie a rischio viene raccomandato di astenersi dalle attività non necessarie. Sul posto di lavoro bisognerebbe limitare le riunioni al chiuso e all’aperto e incentivare il telelavoro (smart working).

Nei ristoranti, inoltre, sarebbe opportuno stabilire tavoli con solo quattro persone, con un'eccezione per le famiglie). Per quanto riguarda gli svaghi, nella missiva sarebbe consigliato di vietare le manifestazioni regionali, le funzioni religiose (solo dopo però aver valutato le altre misure), gli sport amatoriali e le attività ricreative come cori, bande, corsi di ginnastica per anziani.

Molte delle misure, ad eccezione di quella riguardante le vacanze scolastiche, assomigliano ai provvedimenti che il Consiglio federale vorrebbe introdurre in tutto il paese.

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