L'inchiesta prosegueFatto di sangue a Chiasso, il 27enne arrestato ha confessato
Swisstxt / amo
4.3.2024
Il 27enne, arrestato per l'accoltellamento del 50enne trovato privo di vita in via Pestalozzi a Chiasso lo scorso venerdì, ha confessato l'omicidio. Il giovane afferma però di avere agito sotto l’influsso della cocaina, e di non ricordare né il motivo, né la dinamica del fatto di sangue. Lo riporta la RSI.
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04.03.2024, 19:05
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Lo scorso venerdì mattina è stato trovato in un appartamento in via Pestalozzi a Chiasso il corpo di un 50enne accoltellato a morte. Per il fatto di sangue è stato arrestato sempre la settimana scorsa un 27enne, che come rende noto la RSI sembrerebbe essere effettivamente l'autore del delitto.
Infatti il giovane - un cittadino somalo residente a Chiasso - ha ammesso lui stesso a verbale l'accoltellamento, ma ha detto agli inquirenti di non ricordare né il motivo del diverbio, né la dinamica degli eventi. A suo dire avrebbe agito sotto il pesante influsso della cocaina. Gli esami tossicologici disposti dalla procura confermeranno o meno la sua versione dei fatti.
Ancora da chiarire la dinamica dei fatti
Il 27enne ha aggiunto che si è recato a casa della vittima poco prima del fatto di sangue proprio con l’idea di consumare della droga, si legge sul sito della radiotelevisione. In seguito sarebbe scoppiato un litigio che è degenerato proprio quando il giovane ha colpito con un coltello da cucina il 50enne.
L'aggressore è poi sceso in strada, dove ha aspettato l'arrivo della polizia che lo ha arrestato e ha avviato l'inchiesta.
Un'inchiesta che come ricorda l'emittente di Comano è solo all'inizio: nonostante il medico legale abbia rilevato diverse ferite sul corpo della vittima, e anche l'arma da taglio è stata rinvenuta, per quanto concerne la dinamica dei fatti servono ancora i debiti riscontri.
Infatti sono ancora da ricostruire gli spostamenti dell'autore del delitto nelle ore che l'hanno preceduto, oltre a quanto accaduto tra le mura dell'appartamento di Chiasso. Questo sulla base delle testimonianze raccolte e altri elementi.
Disposta la carcerazione preventiva
Nel frattempo il giudice dei provvedimenti coercitivi Paolo Bordoli ha ordinato la carcerazione preventiva dell’imputato. Il 27enne dovrà rimanere in carcere almeno per i prossimi tre mesi, così come chiesto dal procuratore pubblico Zaccaria Akbas, titolare delle indagini.
L'ipotesi di reato nei suoi confronti è in via principale è quella di assassinio. Difeso dall’avvocata Marina Gottardi, l'uomo era già in attesa di giudizio per due presunte aggressioni, avvenute nel 2022 e 2023 alla discoteca Blu Martini di Lugano. Il 27enne era stato arrestato lo scorso luglio per essere rilasciato con delle misure sostitutive il mese successivo.