Giustizia La Federazione comunità israelitiche denuncia la ticinese Liliane Tami

pv, ats

12.3.2021 - 10:54

Affermazioni negazioniste: è questa l'accusa mossa dalla FSCI a Liliane Tami.
Affermazioni negazioniste: è questa l'accusa mossa dalla FSCI a Liliane Tami.
Keystone

La Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI) ha sporto oggi denuncia contro la politica ticinese Liliane Tami (ex UDC) per aver espresso dichiarazioni negazioniste in merito alla Shoah in un'intervista rilasciata a Teleticino.

Keystone-SDA, pv, ats

La Federazione considera preoccupante che Tami continui a candidarsi per Municipio e Consiglio comunale a Capriasca.

La FSCI ha sporto denuncia «per negazione e grave banalizzazione della Shoah» ai sensi della norma penale contro il razzismo, indica il portavoce della Federazione Christian Götz in una nota.

Visionata l'intervista all'emittente ticinese, la FSCI si dice «scioccata dalla visione del mondo a cui Liliane Tami evidentemente aderisce», secondo cui il genocidio perpetrato ai danni degli ebrei deve esser visto solo nel contesto degli eventi bellici e la cifra di sei milioni di ebrei uccisi è fondamentalmente un «numero simbolico» gonfiato. La FSCI considera queste affermazioni come negazione e grave banalizzazione della Shoah: si tratta di un reato penale ai sensi della norma contro il razzismo.

Tami accusata in Italia di apologia del fascismo

La FSCI ricorda nella nota che la ticinese è stata accusata in Italia per apologia del fascismo per aver attivamente partecipato a una commemorazione di estrema destra a Milano, accusa da cui è stata assolta nel 2019 perché i suoi atti non erano stati tali da «suggestionare concretamente le folle».

Tami è attualmente in corsa per il Municipio e il Consiglio comunale di Capriasca. Il suo nome compare sulla lista dell'UDC, ma nel frattempo, il partito le ha ritirato il suo sostegno ritenendo che con queste idee non possa rappresentare l'UDC in seno a delle istituzioni. In seguito la donna si è dimessa dalla formazione politica, ma ciò non avrà «alcuna influenza sulla sua candidatura, dal momento che una modifica a posteriori della lista dei candidati non è possibile», precisa la FSCI nella nota.