Carcere prorogato Giallo di Muralto: si rafforza il movente dei soldi

SwissTXT

6.2.2020 - 19:15

La 22enne era stata trovata morta in una stanza d'albergo
La 22enne era stata trovata morta in una stanza d'albergo
Ti-Press

La procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis ha chiesto una nuova proroga di tre mesi della carcerazione preventiva del 30enne germanico che il 9 aprile 2019, all’albergo «La Palma» di Muralto, provocò la morte della compagna.

Lui continua a parlare di un gioco erotico finito male. Ma secondo gli inquirenti l’avrebbe strangolata di proposito, per soldi. I soldi che lei aveva, e che lui si limitava a millantare.

L’uomo, spiega la RSI, viveva con una rendita d’infortunio di 5'000 franchi al mese e sistematicamente prelevava l’intero importo per evitarne il pignoramento. Con l’Ufficio anticipo alimenti, che si era occupato degli assegni per i figli, aveva infatti contratto dei debiti.

30'000 sterline appena versati dallo zio

La 22enne inglese poteva invece contare sul sostegno finanziario della sua ricca famiglia. Tanto che lo zio le aveva appena versato 30'000 sterline. L’amico l’avrebbe uccisa proprio per sottrarle gli averi depositati sul conto, nascondendo poi la carta di credito nell’ascensore dell’hotel (dove è stata trovata).

Su questa circostanza, fortemente sospetta, il 30enne ha dato però una spiegazione diversa. La carta l’avrebbe infilata nel pannello del lift prima della morte di lei; per scherzo, mentre i due stavano salendo in camera.

«Ci siamo spostati a Locarno, dove intendiamo vivere»

La loro stanza era fortemente in disordine. Ma lui ribadisce: «La questione del denaro non aveva creato attriti. Quella notte non ci fu alcun litigio, solo una semplice discussione».

La coppia era serena, insomma, come sembrerebbe dimostrare il messaggio telefonico inviato dalla vittima alla sorella due giorni prima, il 7 di aprile. «Ci siamo spostati a Locarno, dove intendiamo vivere. È così bello qui - scriveva la giovane -. Sono molto contenta».

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