Grigioni La frana sfiora Brienz, il sindaco: «È un giorno fortunato per il villaggio»

SDA / red

16.6.2023 - 16:51

Dopo che la scorsa notte sono franati i tre quarti della massa rocciosa che minacciava Brienz, il sindaco di Albula, a cui appartiene la frazione, ha parlato di «giorno fortunato». Gli esperti non si aspettavano che il flusso di detriti si fermasse proprio davanti al villaggio, risparmiandolo completamente. Ma il ritorno degli abitanti non è previsto a brevissimo termine.

Keystone-SDA, SDA / red

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Brienz è stata completamente evacuata per settimane. Nella notte su venerdì, gran parte della cosiddetta Isola sul fianco della montagna sopra il villaggio grigionese di Brienz è scivolata molto rapidamente.
  • Il fatto che la massa rocciosa abbia mancato il villaggio è stato accolto con grande sollievo dalla comunità.
  • Anche se il pericolo non è ancora stato completamente scongiurato, c'è grande speranza che gli abitanti di Brienz possano tornare nel loro villaggio.
  • Al momento, i geologi stanno «volando alla cieca» perché le apparecchiature di misurazione sono andate distrutte: è necessaria un po' di pazienza finché non sarà garantita la sicurezza.

«È uno dei giorni migliori dallo sfollamento degli abitanti», ha proseguito Daniel Albertin nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio a Tiefencastel.

È stata una lunga attesa per la popolazione, ma la montagna è scesa, ha aggiunto, sottolineando che le conoscenze dei geologi sono state confermate.

Durante la notte, visto che c'era un gran movimento di massa, che gli apparecchi di rilevamento, poiché distrutti, non fornivano più dati, e che non era possibile avere un controllo visivo sull'accaduto a causa dell'oscurità, è stata subito decretata la fase blu.

Così tre famiglie del villaggio di Surava sono state portate in salvo, come pure cinque mucche, che sono arrivate sane e salve nella loro stalla.

Il crollo è stato udito anche a distanza, come hanno confermato a Keystone-ATS diversi abitanti di Tiefencastel.

Ci vuole pazienza, la massa dei detriti è instabile

La «fase blu» di massima allerta è stata revocata, ma ci vuole ancora un po' di pazienza. Non c'è più la minaccia di una grande frana, ma la sicurezza dell'abitato non è ancora garantita, ha tenuto a precisare Andreas Huwiler, geologo cantonale.

La massa di detriti, che in alcuni punti ha raggiunto dodici metri di altezza, non è infatti ancora stabile. 

Non è pertanto possibile concedere il via libera alla popolazione dato che non si può escludere la possibilità che ci siano colate in caso di precipitazioni.

Ci vorranno quindi ancora diversi giorni prima che i residenti possano rientrare nelle loro abitazioni, anche se c'è speranza che possano farlo. Dovrà inoltre essere esaminata la situazione geologica delle zone finora non considerate minacciose.

La strada tra Tiefencastel e Surava è stata riaperta venerdì alle 13.00, mentre la linea ferroviaria lo sarài, ha indicato la Ferrovia retica. Fino a quel momento, come ora, circolano autobus in sostituzione dei treni soppressi, ha precisato Christian Gartmann, portavoce del comune. L'accesso al villaggio continua a essere transennato.

Una colata importante

Per il momento gli specialisti stanno lavorando «alla cieca», nel senso che hanno un controllo sulla frana solo visivo. Questo perché la maggior parte delle apparecchiature di rilevamento sono andate completamente distrutte.

Il radar ha bisogno di più tempo per ricalibrarsi e quindi fornire dati affidabili sulla velocità di spostamento della montagna. «Al momento è sorprendentemente tranquilla», ha detto uno degli esperti.

Secondo le prime stime dei geologi, sono franati 1,5 dei 1,9 milioni di metri cubi di roccia che minacciavano l'abitato, ha aggiunto Stefan Schneider, responsabile del servizio di allerta, rispondendo a un giornalista.

La frana ha sprigionato una grande forza distruttiva, seppellendo una capanna situata sul pendio e sradicando gli alberi come fiammiferi.

Se e quando la colata detritica verrà rimossa è un aspetto che deve essere valutato attentamente perché la quantità, come ha sottolineato Huwiler è enorme. Si dovrà stabilire se l'operazione avrà senso o meno.

Il Governo retico spera in un rientro a breve degli abitanti

Il Governo retico dal canto suo, espressosi oggi dopo che gran parte della massa rocciosa è scesa a valle, si è augurato che tutti gli abitanti del villaggio possano tornare presto a casa. L'esecutivo ha inoltre ringraziato tutte le forze d'intervento.

«Speriamo che la popolazione possa tornare a Brienz. Tuttavia, la sicurezza viene prima di tutto, in modo che non ci siano feriti», ha scritto oggi pomeriggio il presidente dell'esecutivo Peter Peyer (PS).

Inoltre il Governo cantonale ha ringraziato le autorità comunali e i servizi di emergenza per il loro «eccellente lavoro».