PandemiaGoverno retico deluso dalle decisioni di Berna: «Ora dovremo chiudere le terrazze sulle piste»
danu, ats
24.2.2021 - 18:07
Il Governo dei Grigioni ha espresso il suo estremo disappunto per le decisioni odierne del Consiglio federale in relazione alla pandemia da Covid-19. Ora le terrazze delle aree sciistiche dovranno essere chiuse nuovamente.
Le società degli impianti di risalita saranno informate venerdì prossimo. Le terrazze nei comprensori sciistici, con offerte gastronomiche da asporto, dovranno essere nuovamente sgomberate. Così si è espresso il consigliere di Stato Peter Peyer (PS), in una prima reazione.
Così i turisti dello sci si siederanno di nuovo in modo incontrollato sulla neve invece che ben controllati ai tavoli.
La strategia di test non è apprezzata
Peyer dichiara che il Governo retico fatica molto a riconoscere i messaggi positivi del Consiglio federale. Ai grigionesi non piace in particolare il fatto che il Governo nazionale non abbia apprezzato come si doveva la strategia dei test a tappeto adottata nei Grigioni. Peyer ha sottolineato che, «considerando che nei Grigioni siamo su una buona strada, il Consiglio federale avrebbe potuto decidere con maggior coraggio».
Il consigliere di Stato Marcus Caduff (PDC) ha ricordato che nel Cantone dei Grigioni il numero delle infezioni è in diminuzione dall'inizio di febbraio. Pertanto, all'economia grigionese servono chiare e ulteriori prospettive. Si rammarica inoltre che gli aspetti positivi del piano dei test aziendali dei Grigioni non siano stati presi in considerazione.
Un'unica nota positiva
Il capo del Dipartimento dell'economia grigionese Caduff ha annunciato che la strategia dei test aziendali, che mira a identificare e a interrompere le catene di contagio, continuerà ad essere praticata. Ora il Cantone sosterrà i costi in modo completo, dato che finora le ditte dovevano pagare 8,50 franchi per ogni singolo test salivare.
In riferimento alle decisioni del Consiglio federale, l'esecutivo retico ha espresso un'unica nota positiva: quella secondo la quale i giovani sotto i 20 anni potranno nuovamente godere di maggiori libertà.