Grigioni Unione delle arti e mestieri riunita a Klosters

danu, ats

3.6.2022 - 13:37

Il centro eventi "Arena Klosters" ha ospitato l'assemblea generale 2022 dell'Unione grigionese arti e mestieri. Oltre 140 delegati e ospiti hanno raggiunto il capoluogo della Val Prettigovia.
Il centro eventi "Arena Klosters" ha ospitato l'assemblea generale 2022 dell'Unione grigionese arti e mestieri. Oltre 140 delegati e ospiti hanno raggiunto il capoluogo della Val Prettigovia.
Keystone

L'assemblea dei delegati dell'Unione grigionese delle arti e mestieri (UGAM) si è tenuta oggi all'Arena di Klosters, in Prettigovia, alla presenza di oltre 140 delegati e ospiti. Il «Premio dell'innovazione 2022» è andato alla Grünenfelder AG di Domat/Ems.

3.6.2022 - 13:37

Nel suo saluto iniziale il presidente Viktor Scharegg si è prima di tutto rallegrato che dei 23 candidati al Gran Consiglio retico sostenuti dall'UGAM, ben 16 sono stati eletti. Sulla scorta di un esempio pratico – la trasformazione di un riscaldamento a gasolio con una pompa di calore – ha descritto, non senza una punta di ironia, le difficoltà che la burocrazia grigionese sta creando in genere ai committenti e soprattutto alle aziende.

Sul tema della mancanza generale di personale, ha commentato la situazione attuale nei Grigioni in modo sereno, citando le parole del presidente degli impresari-costruttori svizzeri Gian-Luca Lardi: «Se mancano le risorse umane nelle aziende, significa che da noi il lavoro non manca e che dobbiamo pensare soprattutto a guadagnare bene per garantire un sano futuro delle nostre imprese.»

La mancanza di risorse umane

«Si tratta prima di tutto di un problema di carattere demografico: la piramide della popolazione si sta rovesciando», ha spiegato il direttore dell'UGAM Maurus Blumenthal. «Il Cantone dei Grigioni, e in genere tutte le periferie, ne subiscono maggiormente le conseguenze». I prossimi anni saranno caratterizzati anche dal pensionamento della nutrita fascia dei cosiddetti «baby boomer» e la situazione rischia di acuirsi ulteriormente. L'UGAM si è già chinata sul problema e lo farà anche nei prossimi anni. «Faremo tutto il possibile», ha detto Blumenthal, «per rendere la terra grigionese attrattiva anche come luogo di lavoro: lavorare in luoghi dove altri fanno vacanza».

Si è soffermato infine sul tema della penuria di abitazioni e di zone destinate a nuove costruzioni. Secondo Blumenthal, la causa va spesso ricercata nelle leggi federali sempre più restrittive per le regioni di montagna.

Premio dell'innovazione 2022

Quest'anno il riconoscimento alla ditta più innovativa dei Grigioni è stato conferito alla Grünenfelder AG di Domat/Ems. Si tratta di un'azienda a conduzione familiare che da tre generazioni si occupa di ingegneria della precisione a livello nazionale e internazionale. Esegue misurazioni e monitoraggi di alta qualità nei più svariati settori. Uno dei progetti più prestigiosi è stata l'attività di misurazione e di monitoraggio durante la costruzione della galleria di base del San Gottardo. «Viviamo l'innovazione quotidianamente. Se non la pratichiamo costantemente, la nostra ditta si troverà fuori gioco nei giro di pochi anni», ha commentato Thomas Grünenfelder, il presidente della società omonima, dopo aver ascoltato la laudatio del vicepresidente dell'UGAM Jan Koch.

Inflazione e catene di distribuzione interrotte

Il professor Peter Moser della Scuola universitaria professionale dei Grigioni ha parlato davanti agli imprenditori grigionesi, molti dei quali vivono quasi quotidianamente il problema legato alle catene di distribuzione interrotte. Secondo il docente si tratta del problema numero uno in Svizzera e quindi anche nei Grigioni. Mancano le materie prime, i semilavorati, i microprocessori. Le cause sono dovute innanzitutto alle misure di protezione dalla pandemia in Cina, alle difficoltà di carattere logistico e al conflitto in Ucraina. La Russia è per esempio un grande produttore di alluminio.

Per le aziende significa abbandonare la logica del «just in time» (appena in tempo) e provvedere a delle scorte nei propri magazzini, a volte facendo capo ad altri fornitori, ma veicolando un ulteriore aumento degli ordini e nel contempo facendo lievitare anche i prezzi a causa delle merci immobilizzate.

Moser ha infine illustrato i motivi dell'inflazione in corso, ovvero l'aumento della suddivisione del lavoro a livello internazionale, gli investimenti in infrastrutture e in centri di produzione a livello mondiale, lo scambio della conoscenza e la forte concorrenza a livello globale. «Ma le aziende svizzere hanno molto lavoro», ha concluso Moser, «e gli imprenditori rimangono fiduciosi e determinati».

danu, ats