L'anno scorso, le imprese forestali pubbliche grigionesi hanno curato circa 3400 ettari di bosco. Si tratta dell'1,5% dell'intera area boschiva. Oltre alla fornitura di legname, le foreste proteggono dai rischi naturali e sono anche l'habitat di molti galli cedroni.
Keystone-SDA, danu, ats
01.06.2022, 14:52
01.06.2022, 14:58
SDA
Nelle foreste grigionesi possono essere sfruttati al massimo 390'000 metri cubi di legname all'anno. Stando alla nota odierna dell'Ufficio foreste e pericoli naturali dei Grigioni, come già nel 2016, nel 2021 questa quota non è stata raggiunta. L'anno scorso sono stati ricavati 340'000 metri cubi di legname. Ciò dimostra che l'aumento dei prezzi del legno non influisce sulle quantità.
Le aziende forestali pubbliche si concentrano soprattutto sulla manutenzione dei boschi di protezione. Dei circa 122'000 ettari, l'anno scorso ne sono stati curati circa 2400, una superficie che rientra nella media degli ultimi anni.
L'alternativa all'elicottero
L'anno scorso sono stati trattati circa 400 ettari all'insegna della biodiversità. Secondo la nota, questa misura mira soprattutto a favorire la sopravvivenza del gallo cedrone. Infatti, oltre un terzo della popolazione svizzera di galli cedroni vive nei Grigioni.
Per sfruttare il legname in aree di difficile accesso e dagli alti costi di trasporto, è stato implementato il programma «gru a cavo per lunghe distanze», una soluzione che ha permesso di recuperare altri 30'000 metri cubi di legname. Questa modalità rappresenta un'alternativa all'uso degli elicotteri e all'ampliamento della rete di strade forestali.