Da sabatoHeiner Hesse e il suo rapporto con il padre in mostra a Montagnola
SDA / pab
19.4.2023 - 12:45
Il Museo Hermann Hesse di Montagnola, ideato e cerato dall'artista Jean Olaniszyn, dedica una mostra al figlio dello scrittore tedesco naturalizzato svizzero. Heiner Hesse è una figura ribelle, artista e pacifista che denota una certa somiglianza con il padre. La mostra verrà inaugurata sabato.
SDA / pab
19.04.2023, 12:45
20.04.2023, 15:02
SDA / pab
L'esposizione è allestita in occasione del ventesimo anniversario della morte di Heiner Hesse, avvenuta il 7 aprile del 2003 all'età di 94 anni. Un'occasione per omaggiare Heiner, secondo di tre fratelli e poco conosciuto, hanno indicato gli organizzatori in una conferenza stampa odierna.
La curatrice Regina Bucher, che per 24 anni ha diretto il museo, spiega che la mostra parla di diversi aspetti della vita di Heiner.
Somiglianza con il padre
«Heiner è l'unico figlio che osava cercare il conflitto con il padre, era un ribelle», afferma Bucher. Heiner ha quasi 10 anni quando i genitori si separano, il padre si trasferisce in Ticino mentre il ragazzo, al contrario dei fratelli a cui viene data un'altra possibilità, viene mandato in un collegio in Turgovia. «Heiner Hesse non ha avuto una vita facile», dice Marcel Henry, che dal 1° gennaio dirige il museo.
A 14 anni Heiner si ribella contro il padre, mettendo in dubbio il suo stile di vita, spiega Bucher: «Cercava la discussione sulla società, sulla politica e il senso della vita». A testimoniare questo una corrispondenza vasta e molto interessante fra padre e figlio, che è in parte esposta nella mostra.
Nel corso della sua vita Heiner è poi diventato sempre più simile al padre, una somiglianza che portava a conflitti. Negli ultimi anni giocava su questo travestendosi da Hermann Hesse indossando un cappello, dice la curatrice.
Artista e pacifista
Anche se meno conosciuto, Heiner, come i fratelli Bruno, il maggiore che era pittore, e Martin, il minore che era fotografo, è stato artista. Ha lavorato come decoratore d'interni, creando vetrine per diversi negozi fra cui Sprüngli. Ha inoltre allestito fiere, balli in maschera nella Svizzera tedesca e illustrato libri. Nel 1939 ha partecipato all'esposizione nazionale a Zurigo.
A Montagnola sono esposti i suoi acquerelli e disegni originali, tutti inediti. Dal 1983 Heiner si è trasferito in Ticino, allestendo un vecchio mulino ad Arcegno per viverci, spiega la curatrice. Da lì ha fatto conoscere Hermann Hesse in tutto il mondo. L'allestimento del mulino, con un senso estetico ma modesto, riflette quello della mostra.
Heiner aveva un modo di vivere autentico e si è impegnato per la pace, ritrovandosi nel padre. I due sono stati caratterizzati «da un'umanità molto profonda», spiega la curatrice. Nel corso della seconda guerra mondiale, Heiner è costretto ad arruolarsi nell'esercito ma si batterà in seguito per una Svizzera senza esercito.
Promuovere l'eredità
L'artista ed editore Jean Olaniszyn, ideatore e fondatore del Museo Hermann Hesse di Montagnola, nonché detentore della proprietà intellettuale dello stesso, aveva affittato nell’aprile del 1997 la Torre Camuzzi per creare il Museo e, successivamente, il 2 maggio 1997, ne ha concesso la gestione alla costituenda Associazione Amici Museo Hermann Hesse.
La Torre Camuzzi, ricordiamo, fa parte del complesso storico della Casa Camuzzi, che Heiner aveva cercato invano di acquistare nel 1992.
La curatrice ha conosciuto personalmente Heiner prima dell'apertura del museo nel 1996, quando giunta in Ticino da Berlino, si è messa sulle tracce di Hermann Hesse. Un uomo che descrive come «molto intelligente, umoristico e sempre gentile».
Dialogo fra padre e figlio
La mostra si vuole un dialogo fra padre e figlio, spiega la curatrice. Qui vige la libertà di pensiero: il numeroso materiale esposto, include fotografie e testi che lasciano parlare Hermann e Heiner. Un'immersione nel loro pensiero, che il visitatore è libero di interpretare.
Per non rendere la mostra pesante è stata esposta «l'essenza del rapporto padre-figlio, della vita di Heiner», spiega Bucher. «La mostra trasmette tutto quello che c'è dietro, la sincerità e la voglia di fare il meglio», aggiunge.
Nell'allestimento un'importanza particolare è data anche all'elemento tipografico nelle corrispondenze fra padre e figlio, i caratteri sono infatti ripresi dalle rispettive macchine da scrivere.
L'esposizione «Il figlio Heiner Hesse – Ribelle. Artista. Pacifista.», visibile da sabato e fino al 22 ottobre 2023, include anche due interviste con Heiner, una del 1987 e l'altra effettuata nel 2002.
La mostra verrà inaugurata sabato alle 16.00 a Montagnola. Fra le altre cose è prevista la lettura della corrispondenza fra Heiner e Hermann Hesse, in italiano e in tedesco. Il vernissage fungerà anche da celebrazione per la partenza dell'ex direttrice Regina Bucher.