Voto 19 maggio «Giù le mani dalle Officine»: per i promotori, un sì ai posti di lavoro

SwissTxt / pab

7.5.2019 - 13:58

I rappresentanti di partiti e sindacati che sostengono l'iniziativa
I rappresentanti di partiti e sindacati che sostengono l'iniziativa
Source: ©Ti-Press/Elia Bianchi

Il fronte dei sostenitori all'iniziativa «Giù le mani dalle Officine: per la creazione di un polo tecnologico-industriale nel settore del trasporto pubblico» man mano che si avvicina la votazione del prossimo 19 maggio si allarga.

Organizzazioni sindacali (da UNIA alla SSM), partiti politici (da MPS e Verdi a alcune sezioni del PS) e personalità, martedì si sono presentati a Bellinzona per illustrare le ragioni che li portano a promuovere il testo.

L’iniziativa, è stato ribadito, non è né vecchia né superata, ma riguarda il mantenimento dei posti di lavoro in Ticino. Il progetto delle nuove Officine a Castione delle FFS prevede invece di ridurli, con il concorso del cantone e della città di Bellinzona che hanno garantito contributi per 120 milioni.

Ciò che, è stato detto più volte, per i sostenitori dell’iniziativa, vuol dire investire per eliminare occupazione e fare un regalo alle Ferrovie federali con in contropartita i terreni dell’attuale stabilimento ma senza altre garanzie.

Non un "no" al trasferimento

Un sì all’iniziativa, è stato sottolineato, non è un no al trasferimento delle Officine ma l’espressione di una chiara volontà cantonale affinché alle attività già previste se ne aggiungano altre.

All’appuntamento erano presenti, in posizione defilata, anche i rappresentanti del comitato (Gianni Frizzo e Matteo Pronzini) che hanno ringraziato le altre forze per il sostegno alla lotta in corso dai giorni dello sciopero del 2008.

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