COVID-19 Il 143: «Nelle chiamate paura e preoccupazione per il virus»

SwissTXT / pab

22.3.2020

Non mancano dubbi e domande sul coronavirus
Non mancano dubbi e domande sul coronavirus
Ti-Press

La paura e l’incertezza sono sentimenti con cui anche la popolazione ticinese si sta confrontando e, in questo momento, è ancora più importante il sostegno dei servizi preposti.

Non fa eccezione il 143: «Il Telefono Amico risponde sempre, tutto l’anno 24 ore su 24», fa sapere ai microfoni della RSI la responsabile Claudia Cattaneo.

«È chiaro che in questo momento particolare è necessario essere vicini. Ci teniamo pertanto a ribadire che ascoltiamo tutti, anche chi ha bisogno di confrontarsi sul tema coronavirus. Ci può essere chi è preoccupato, ma anche chi non ha semplicemente nessuno con cui parlarne, queste persone possono certamente chiamare o scrivere tramite chat», aggiunge.

Non c’è stato un aumento marcato delle chiamate

Per il momento non è stato necessario potenziare il servizio: «Fino ad ora le cose funzionano bene. Abbiamo la fortuna che in sede lavora sempre e solo un volontario alla volta, quindi i contatti sono ridotti allo zero, permettendoci di mantenere in salute tutti i nostri volontari», spiega ancora Cattaneo.

Secondo Cattaneo ad oggi non c’è stato un aumento marcato delle chiamate, anche se per avere un dato più preciso bisognerà attendere di avere le cifre su un periodo più lungo per capire meglio l’andamento.

Il coronavirus è comunque un tema ricorrente nelle chiamate: «Chi chiama, di solito, si trova ancora a casa perciò spesso a venire evocate sono le paure attuali e future, così come l’incertezza sul futuro post crisi. Malati che chiamano finora non ne abbiamo avuti».

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