Votazioni cantonali Il Ticino dice «no» alla legittima difesa e «sì» al principio di sussidiarietà

ATS / SwissTXT / sam

9.2.2020 - 13:53

Piazza Collegiata a Bellinzona
Piazza Collegiata a Bellinzona
Source: KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA BELLA

Il Ticino ha detto due «sì» e due «no» nelle votazioni di domenica 9 febbraio.

Per quanto riguarda i temi cantonali, ha accettato - con il 53,1% dei voti - la modifica della costituzione cantonale che propone l'introduzione del principio di sussidiarietà.

I ticinesi hanno invece bocciato per pochissimo - i «no» sono infatti stati il 50,3%, con una differenza di appena 427 schede - l'iniziativa popolare «Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa». I contrari hanno operato il sorpasso solo sul finire dello spoglio, quando sono arrivati i dati di Bellinzona.

Ghiringhelli annuncia il ricorso

Il promotore dell’iniziativa popolare sulla legittima difesa inoltrerà ricorso al Tribunale federale.

La decisione, annunciata dallo stesso Giorgio Ghiringhelli ai microfoni della RSI, è «giustificata dal libretto delle informazioni che, essendo stato fatto male, ha influenzato l’esito della votazione».

I risultati sui temi federali

Per quel che concerne invece i temi federali, l'iniziativa «Più abitazioni a prezzi accessibili» è stata bocciata con il 55,4% dei voti, mentre è stata accettata dal 66,8% l'estensione della norma antirazzismo che vieta la discriminazione basata sull'orientamento sessuale.

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