COVID-19 In Ticino stretta su giustizia e politica

SwissTXT / pab

20.3.2020

Anche la giustizia rallenta al minimo indispensabile
Anche la giustizia rallenta al minimo indispensabile
Ti-Press

Il Consiglio di Stato ticinese ha approvato, nella sua seduta straordinaria di oggi, venerdì, due decreti esecutivi.

Essi definiscono da un lato l’operato procedurale delle Autorità amministrative cantonali e comunali e delle Autorità giudiziarie amministrative e civili e dall’altro quello dell’organizzazione istituzionale dei Comuni (e per analogia anche dei consorzi e dei Patriziati).

Il primo decreto – che entra subito in vigore – istituisce norme comuni di diritto cantonale che permettono all’Amministrazione cantonale e alle Autorità comunali (Municipi, Autorità regionali di protezione, ecc.) come pure alle Autorità giudiziarie (Giudici di pace, Preture, Tribunale di appello, ecc.) di riorganizzarsi con l’obiettivo di «limitare l’attività in ambito di procedimenti amministrativi e civili alle decisioni urgenti, essenziali, inderogabili e importanti per garantire il buon funzionamento delle Amministrazioni cantonale e comunali in questo periodo particolare».

Stop ai precetti esecutivi e ai procedimenti pendenti

Il Consiglio di Stato rammenta inoltre che fino al 19 aprile 2020 compreso, ai debitori non potranno essere notificati atti esecutivi (precetti esecutivi, ecc.). Ieri il Tribunale federale ha pure comunicato di aver sospeso fino al 19 aprile 2020 i termini che ha fissato nei propri procedimenti pendenti.

Il Consiglio federale – analogamente a quanto deciso dal Governo cantonale – sempre venerdì ha anticipato le ferie giudiziarie per i procedimenti civili e amministrativi, che tradizionalmente sono previste per Pasqua.

Politica: stop a consigli comunali e assemblee

Il secondo decreto riguarda invece la gestione degli enti locali, e in particolare viene stabilito che fino al 19 aprile non si svolgeranno più assemblee e Consigli comunali. 

Si permette però ai municipali di svolgere le sedute di Municipio a distanza derogando ad alcune norme della Legge organica comunale (LOC) e alla prassi consolidata. L'Esecutivo può validamente deliberare qualunque sia il numero dei presenti se per l’emergenza causata da COVID-19 non può essere presente alla seduta la maggioranza assoluta dei membri.

«Queste disposizioni - viene sottolineato nella nota stampa - valgono, per analogia, anche per le amministrazioni consortili e per i Patriziati. Per qualsiasi informazione gli enti locali potranno rivolgersi a partire da lunedì all’hotline a loro dedicata (091/814.17.04), oppure scrivere a comunicazione-sel@ti.ch».

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