Il Dipartimento del territorio (DT) ha inaugurato martedì la nuova pista ciclabile tra il Pian Faloppia e Novazzano.
All’incontro con i media erano presenti (da destra a sinistra) il Presidente dell’associazione Ticino Cycling Fabio Schnellmann il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio (DT) Claudio Zali e il Sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi.
La pista ciclopedonale, tratta del percorso ciclabile regionale R Me 2 Stabio - Chiasso - Seseglio, si aggiunge ad una serie di ulteriori interventi legati alla mobilità lenta e in corso nella regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio, tutte misure previste dai Programmi d’agglomerato di prima e seconda generazione.
La pista ciclopedonale è lunga circa 1,5 km e collega l’insediamento abitativo di Novazzano fino alla zona Resiga in terreni prevalentemente agricoli e naturali.
L’opera, il cui costo è stato di 690'000.- CHF, è inserita nelle misure del Programma d’agglomerato di seconda generazione (PAM2). Al netto del contributo della Confederazione, che secondo il PAM2 è del 35%, la spesa è ripartita tra Cantone, nella misura del 65%, e i Comuni della Commissione Regionale dei trasporti del Mendrisiotto, che partecipano con il restante 35% della spesa.
Tra i due interventi conclusi, oltre a quello oggetto dell’inaugurazione di oggi, vi è la tratta che da via alla Fornace si collega alla via S.ta Apollonia in territorio di Coldrerio, terminata nell’estate del 2020.
Con la tratta inaugurata oggi si compie un ulteriore passo verso l’obiettivo 2030 di poter disporre di quasi 100 km di piste ciclabili.
La nuova pista ciclabile tra il Pian Faloppia e Novazzano
All’incontro con i media erano presenti (da destra a sinistra) il Presidente dell’associazione Ticino Cycling Fabio Schnellmann il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio (DT) Claudio Zali e il Sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi.
La pista ciclopedonale, tratta del percorso ciclabile regionale R Me 2 Stabio - Chiasso - Seseglio, si aggiunge ad una serie di ulteriori interventi legati alla mobilità lenta e in corso nella regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio, tutte misure previste dai Programmi d’agglomerato di prima e seconda generazione.
La pista ciclopedonale è lunga circa 1,5 km e collega l’insediamento abitativo di Novazzano fino alla zona Resiga in terreni prevalentemente agricoli e naturali.
L’opera, il cui costo è stato di 690'000.- CHF, è inserita nelle misure del Programma d’agglomerato di seconda generazione (PAM2). Al netto del contributo della Confederazione, che secondo il PAM2 è del 35%, la spesa è ripartita tra Cantone, nella misura del 65%, e i Comuni della Commissione Regionale dei trasporti del Mendrisiotto, che partecipano con il restante 35% della spesa.
Tra i due interventi conclusi, oltre a quello oggetto dell’inaugurazione di oggi, vi è la tratta che da via alla Fornace si collega alla via S.ta Apollonia in territorio di Coldrerio, terminata nell’estate del 2020.
Con la tratta inaugurata oggi si compie un ulteriore passo verso l’obiettivo 2030 di poter disporre di quasi 100 km di piste ciclabili.
L'opera costituisce «un ulteriore elemento fondamentale alla rete ciclopedonale del Mendrisiotto e del Basso Ceresio», sostiene il DT in un comunicato stampa.
La pista ciclopedonale, inaugurata martedì alla presenza del Consigliere di Stato e Direttore del DT, Claudio Zali, del Sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi e del Presidente dell’associazione Ticino Cycling Fabio Schnellmann, è lunga circa 1,5 km e collega l’insediamento abitativo di Novazzano fino alla zona Resiga in terreni prevalentemente agricoli e naturali.
Per realizzare l'opera, spiega ancora il DT, sono state riqualificate strade sterrate, strade agricole e sentieri nel bosco non sempre adatti al traffico ciclopedonale.
Il cantone ha premura di comunicare che per i lavori sono stati rispettati i vincoli naturali e paesaggistici garantendo contemporaneamente un tragitto sicuro, efficiente ed agevole per ciclisti e pedoni.
L’opera è costata 690'000.- franchi, di cui il 35% è stato pagato dalla Confederazione e il restante 65% ripartito tra Cantone, nella misura del 65%, e i Comuni della Commissione Regionale dei trasporti del Mendrisiotto, che partecipano con il restante 35% della spesa.