Grigioni Incentivi contro le polveri fini in Bassa Mesolcina

SwissTXT / pab

15.1.2020

Le polveri fini preoccupano la Bassa Mesolcina
Le polveri fini preoccupano la Bassa Mesolcina
Ti-Press

La situazione dell’inquinamento da polveri fini (PM10) in Bassa Mesolcina torna a preoccupare.

«Nelle ultime due settimane, la media giornaliera limite di 50 microgrammi al metro cubo è stata superata diverse volte con picchi attorno ai 70-80 microgrammi/metro cubo»: così l'ingegnere Angelo Bernasconi, incaricato dal canton Grigioni e titolare di uno studio di consulenza ambientale, descrive la situazione dell'inquinamento nella zona a ridosso del Ticino.

Tra le cause i riscaldamenti a legna

I comuni della regione hanno adottato un piano di risanamento in più fasi elaborato in collaborazione con un gruppo di specialisti e con il Cantone. A influenzare la situazione, oltre alle strade, la presenza di un certo numero di impianti di riscaldamento a legna «alcuni non tecnicamente in ordine o non gestiti correttamente”.

Tra le misure adottate vi è uno sportello «aria energia» al centro servizi di Roveredo e consultabile online all'indirizzo www.mesolcina-aria.ch.

Fra i compiti c'è anche quello di sensibilizzare la popolazione sul modo migliore di utilizzo degli impianti a combustione. Per ottenere una riduzione significativa di questo inquinamento locale servono anche degli incentivi: «Sarà possibile richiedere dei sussidi per il rinnovo (fino a 10-15'000 franchi) ma anche per il risanamento degli impianti (fino a 3'000 franchi)», conclude Bernasconi.

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