RapportoIndividuati settori strategici per lo sviluppo di Locarno
SwissTXT / red
2.2.2023
La commissione municipale economia ha identificato, in un rapporto, settori strategici per lo sviluppo della città.
SwissTXT / red
02.02.2023, 21:51
SwissTXT / red
Definire un nuovo orientamento per lo sviluppo della città di Locarno. Era il compito affidato dall'Esecutivo comunale alla Commissione municipale economia, che ha ora consegnato il suo rapporto di indirizzo.
L'organismo, come si precisa in una nota pubblicata giovedì, ha dapprima proceduto a definire il quadro della situazione. «Dall’analisi emerge una città con luci e ombre, come spesso accade. Emergono sfide e soprattutto opportunità, che dovremo essere bravi a cogliere», ha dichiarato in proposito il municipale Nicola Pini, che presiede la commissione.
La premessa è il fatto che Locarno non possa essere considerata come un'entità a sé stante, poiché come città-polo ha innumerevoli interazioni con la regione circostante.
Le aree strategiche di sviluppo
Circa le aree strategiche di sviluppo, la prima evidenziata dalla commissionale è rappresentata dal territorio, visto che un paesaggio valorizzato e spazi pubblici di qualità attirano abitanti, turisti e investitori.
Focus, quindi, sulla necessità di una politica demografica attiva e sull'ambito pianificatorio «per immaginare azioni volte a diversificare la composizione dei contribuenti» in modo da evitare l'aumento di diseguaglianze e un'eccessiva frammentazione sociale.
Il terzo settore inquadrato dal rapporto è invece rappresentato da azioni volte alla salvaguardia e alla creazione di attività e nuovi impieghi. Fondamentali sono in questo senso il settore del commercio e le grandi aziende «che sappiano/possano introdurre nuovi prodotti/processi/offerte, attraverso ad esempio il LocarneseTech». Senza poi dimenticare il terziario, il turismo e la cultura «da intendersi non solo come motore di progresso intellettuale, ma anche dal punto di vista economico e dell'attrattiva turistica».
Il rapporto, infine, sottolinea la necessità di stabilire «nuove modalità di dialogo fra l'ente pubblico e i vari portatori d'interesse», visto che il percorso di crescita dovrà essere intrapreso da tutti, passo dopo passo.