Ticino Siti inquinati, chi paga per il passato?

Swisstxt

17.7.2021 - 19:58

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
archivio Keystone

Il catasto cantonale dei siti inquinati mostra nove punti rossi, ossia i terreni contaminati che necessitano di un intervento.

Il Governo ticinese ha recentemente stanziato due milioni di franchi per il risanamento di un terreno, quello dell'ex tintoria Caviezel a Bellinzona, ma si tratta di una piccola cifra rispetto a quanto le autorità dovranno spendere per rimediare all'inquinamento, di tutti gli altri terreni, causato da attività aziendali del passato e i cui autori sono tutt'altro che facili da identificare.

L'avvocato Gianoni spiega infatti ai microfoni della RSI che «la legge federale sulla protezione dell'ambiente prevede che se i responsabili non possono essere individuati o sono insolventi, la responsabilità per questi inquinamenti e quindi i il pagamento dei risanamenti incombe sull'ente pubblico» e «che per i costi, manca una norma che istituisce una responsabilità a carico di chi amministrava una società che è sparita».

Giovanni Bernasconi, capo della sezione della protezione dell'aria, dell'acqua e del suolo spiega che i punti prioritari sono quei siti dove si sono svolte attività con sostanze pericolose che per altro, in Ticino, si trovano in zone delicate per la falda, come ad esempio «la ex petrolchimica di Bellinzona-Preonzo». Per questi siti prioritari una procedura è già in atto.