Parlano per la prima volta gli studenti truffati prima dalla IPUS di Chiasso e poi convinti a trasferirsi alla Unipolisi di Disentis: le due sedicenti università.
Per loro una tripla fregatura. "Oltre alle rette già pagate in IPUS e in Unipolisi (30'000 euro), per l'accesso alla nuova scuola ci erano stati chiesti 1'000 euro da versare prima, per il riconoscimento dei crediti", racconta Enea Gaddi di Reggio Emilia. La delusione è grande anche per Riccardo Rizzo, di Bologna: "Eravamo con le spalle al muro. Avevamo studiato due anni, con tutti gli esami dati e tutti i soldi già versati. Mancava soltanto un anno. Non avevamo altre possibilità per continuare".
Tornare alla home page