Primo caso al sudL'influenza aviaria è arrivata in Ticino
Swisstxt / pab
28.11.2022 - 13:09
Il virus dell'influenza aviaria è stato rilevato in un cigno nel Locarnese. Si tratta del secondo caso in Svizzera dopo quello di un allevamento nel canton Zurigo. Chi dovesse imbattersi in una carcassa deve avvertire i guardiacaccia e non toccare l'animale morto.
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28.11.2022, 13:09
28.11.2022, 14:39
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L'influenza aviaria è arrivata in Ticino: le autorità cantonali informano in una nota che un giovane cigno del Locarnese è risultato positivo al ceppo del virus H5N1. Questo virus, giova ricordarlo, può essere trasmesso all'uomo ma solo in casi estremamente rari e solo in caso di stretto contatto con animali infetti.
Si tratta del secondo caso a livello svizzero di questo autunno, dopo quello dei due animali malati identificati in un allevamento amatoriale nel canton Zurigo, e il primo registrato a sud delle Alpi negli ultimi anni.
«Non toccate le carcasse»
Da oggi, lunedì, sono entrate in vigore in tutta la Confederazione le misure per evitare che il contagio colpisca gli allevamenti di pollame, che si possono riassumere così:
Misure in vigore:
il pollame da cortile è tenuto in un pollaio chiuso o in un altro sistema di stabulazione chiuso non accessibile agli uccelli selvatici
il pollame da cortile può razzolare all’esterno a condizione che le mangiatoie e gli abbeveratoi non siano accessibili agli uccelli selvatici
gli uccelli acquatici (oche, anatre) devono essere tenuti separati dalle altre specie di pollame
per gli uccelli acquatici, il bacino d’acqua è inaccessibile agli uccelli selvatici utilizzando allo scopo coperture a maglia fine
Le persone che si imbattono in carcasse di uccelli selvatici, ricorda il cantone, sono pregate di non toccarle e di segnalare il ritrovamento ai guardiacaccia.
I detentori di pollame devono inoltre mettere in atto misure di biosicurezza per evitare che il virus entri nel loro effettivo tramite persone o oggetti contaminati. Tutte queste misure restano in atto fino al 15 febbraio 2023.