Ecco perché Accoglienza degli Ucraini, la SEM taglia il personale, il Ticino no

Swisstxt

26.8.2022 - 14:02

Da 250 domande alla settimana a un centinaio
Da 250 domande alla settimana a un centinaio
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Diminuiscono le persone in fuga dalla guerra In Ucraina che arrivano in Svizzera. Di conseguenza la la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) diminuirà il personale impiegato. Il Ticino invece mantiene il dispositivo.

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Con il calo dell'afflusso di rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina, La SEM taglia il personale ausiliario dei centri federali dell'asilo, anche in Ticino, dove il prossimo 1° settembre il personale assunto per fare fronte all'emergenza (attraverso agenzie di lavoro interinale) passerà da 26 persone a 13.

Gli interessati sono stati informati la settimana scorsa di una decisione sofferta ma dettata dai numeri, secondo Michela Crippa, responsabile della regione Ticino e Svizzera centrale. Le domande a Chiasso sono passate dalle 250 alla settimana di inizio crisi al centinaio di oggi.

Il Ticino non taglia, ecco i perché

Non sono invece previsti, per il momento, tagli nell'ambito del dispositivo di accoglienza cantonale, che occupa un centinaio di ausiliari.

«C'è un impiego su più fronti, dal punto affluenza, ai centri regionali, fino alla terza fase di collocamento in appartamento», spiega Ryan Pedevilla, capo della Sezione del militare e della popolazione alla RSI. «Nei centri regionali ci sono ancora molte persone e queste attività si protrarranno ancora per i prossimi mesi», afferma.

Se lo scenario di un arrivo di altri 40'000 profughi nella Confederazione entro fine anno dovesse avverarsi - ora siamo lontani da questo ritmo, ma in autunno l'afflusso potrebbe aumentare - «il Ticino dovrebbe accoglierne ancora oltre un migliaio», ricorda Pedevilla, «per cui non si vedono i presupposti per smontare il dispositivo», anche se i centri collettivi sono stati ridotti a quattro: Cadenazzo, Aurigeno, Lugano e Arzo.

Sono inoltre possibili sinergie per l'utilizzo del personale, con la campagna di vaccinazione in autunno o l'eventuale risposta a una crisi energetica.