Irregolarità Legge sul lavoro violata anche in Ticino

SwissTXT / pab

29.1.2020

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

Coop ha violato la legge sul lavoro anche in Ticino. Lo ha confermato alla RSI l'azienda stessa, dopo che martedì il Blick ha pubblicato le cifre relative alle filiali bernesi.

Il quotidiano parla di orari non conformi per circa il 10% dei dipendenti. Proporzione che corrisponde a quanto constatato anche in Ticino. Le segnalazioni da parte dei dipendenti arrivano da tempo e nell'ultimo anno si sono intensificate, conferma il sindacato UNIA. Un problema che tocca spesso anche altre aziende.

Nella regione di Berna solo nel mese di novembre, in un periodo non particolarmente caldo per la vendita, sono state constatate 475 violazioni su un totale di circa 4'400 dipendenti.

Circa 150 violazioni in Ticino

In Ticino i dipendenti della Coop sono circa 1'500 e le irregolarità nelle filiali al sud delle Alpi rispettano più o meno la stessa proporzione. Vi sarebbero pertanto all'incirca 150 violazioni, riguardanti soprattutto il superamento delle ore settimanali che arrivano fino a 50, giornate di lavoro che si prolungano fino a 14 ore a causa di lunghe pause pranzo e il mancato rispetto degli orari di riposo.

«Le statistiche mostrano che le variazioni sono a un livello molto basso in relazione all’elevato numero di dipendenti. In pratica, però, ci sono sempre situazioni impreviste che non possono essere pianificate: ad esempio, se un dipendente si ammala o il bambino malato deve essere accudito e un collega deve intervenire al lavoro», spiega la Coop in una presa di posizione scritta.

Situazioni sempre più frequenti

Si tratta di situazioni (dovute soprattutto alla riprogrammazione a breve termine, a causa per esempio di sostituzioni per malattia) che stanno diventando sempre più frequenti, come confermano il sindacato UNIA e chi si occupa di diritto del lavoro.

Nell'ultimo anno le sollecitazioni sono aumentate e non solo da parte di lavoratori della cooperativa. Accade soprattutto alle aziende che devono svolgere lavori in tempi brevi, in cui la pianificazione con largo anticipo è difficile. E così c'è chi invece di far capo a personale in più chiede maggiore presenza ai suoi dipendenti. Ma chi viola la legge rischia sanzioni.

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