Braccia incrociate in 4 città In Ticino lo sciopero contro i tagli alle pensioni fa... scuola

SwissTXT / red

10.5.2023 - 12:59

Davanti al Liceo 1 la torre simbolo di un risanamento che fa traballare le pensioni.
Davanti al Liceo 1 la torre simbolo di un risanamento che fa traballare le pensioni.
archivio Ti-Press

La mobilitazione dei dipendenti pubblici ha avuto luogo a Lugano, Bellinzona, Locarno e Mendrisio. Davanti al Liceo 1 un «Jenga» invita l'autorità a non giocare con le rendite.

10.5.2023 - 12:59

Una torre sempre più pericolante, un «Jenga» realizzato con delle scatole per simboleggiare che «c’è chi gioca con le nostre pensioni». Allo scoccare del mezzogiorno i manifestanti hanno cercato di togliere 20 scatole… sperando che nulla fosse successo.

L’installazione è stata realizzata sul piazzale davanti al Liceo 1 di Lugano, uno dei presidi regionali dove oggi, mercoledì, si tiene la giornata di mobilitazione contro i tagli alle pensioni dei dipendenti pubblici.

Il risanamento, che prevede la riduzione progressiva del tasso di conversione (dal 6,17 al 5%), è combattuto dall’associazione ErreDiPi, la Rete per la difesa delle pensioni, che ha organizzato lo sciopero in quattro luoghi: a Bellinzona, Locarno, Mendrisio e appunto Lugano.

L’ulteriore riduzione del 20% delle rendite, dopo un taglio analogo nel 2012, ha portato almeno 200 persone a protestare davanti al Liceo 1. Molti i docenti presenti, non solo della scuola superiore di Lugano, dove l’adesione allo sciopero è stata superiore al 50%. C'erano infatti anche insegnanti delle scuole medie. A condividerne le preoccupazioni anche alcuni allievi che hanno partecipato alla manifestazione.

Appare soddisfatto Dario Petrini, docente e membro del comitato di ErreDiPi, che ai microfoni della RSI ha dichiarato: «Nelle precedenti tre calate in piazza l'afflusso era buono, ma l'adesione un po' titubante. Oggi sul piazzale ci sono molte persone e abbiamo l'adesione di 55 docenti del Liceo 1. Sono tantissimi».

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