«Caso estremamente grave» Malversazioni di 40 milioni di euro, truffatore finanziario condannato

SwissTXT / pab

28.6.2019

Immagine d'illustrazione
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Keystone

Un operatore finanziario italo-svizzero è stato condannato venerdì dalle Assise correzionali di Lugano a due anni di carcere sospesi con la condizionale.

L'uomo, fino al 2006 a capo di un consorzio, aveva messo in piedi un giro di malversazioni di 40 milioni di euro, provocando un buco di oltre 30 milioni.

I suoi capitali potranno essere sbloccati

«Un caso estremamente grave», ha detto il giudice Mauro Ermani. Il Ministero pubblico ora ha la facoltà di far sbloccare i suoi capitali, quasi tutti su conti all'estero, nel Lussemburgo, a Londra e a Monaco.

«Siamo di fronte a cifre mostruose e a un numero impressionante di atti illeciti», ha aggiunto, definendo il caso così pesante da far sembrare estremamente mite la pena, inflitta tenendo conto della lunga carcerazione preventiva sofferta in Italia e il parziale risarcimento delle vittime.

Rito abbreviato per evitare la prescrizione

Le parti l'hanno pattuita in ossequio alla procedura di rito abbreviato, l'unico modo per evitare la prescrizione e veder sfumare ogni possibilità di risarcire le vittime delle malversazioni, ha spiegato il procuratore Andrea Maria Balerna.

Il caso, dalle prime indagini del 2005, è rimasto sospeso per 13 anni in Italia, partendo da una condanna e sfociando nella prescrizione. Appena è stato possibile, la giustizia svizzera lo ha riaperto, portando in tribunale il 48enne allora titolare della General Dynamics di Lugano, cui giuridicamente facevano capo le società italiane che raccoglievano i soldi in Italia, millantando lauti guadagni in investimenti sulle divise, il cosiddetto mercato Forex.

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