Ticino Aggregazione nel Mendrisiotto, servono altre discussioni

Swisstxt / Red

15.11.2022 - 21:30

I Comuni si prendono sei mesi per approfondire la questione
I Comuni si prendono sei mesi per approfondire la questione
© Ti-Press / Benedetto Galli

I sei comuni del Mendrisiotto (Chiasso, Balerna, Breggia, Morbio Inferiore, Novazzano e Vacallo), che a ottobre si erano trovati per valutare una possibile fusione, hanno tutti comunicato la loro decisione e la maggior parte non intende avviare immediatamente un'istanza di aggregazione.

15.11.2022 - 21:30

Il riassunto delle posizioni verrà ufficializzato in una lettera redatta dal comune promotore del dialogo, Vacallo, riporta la RSI. Il documento verrà inoltrato nei prossimi giorni agli altri cinque municipi e alla Sezione enti locali per conoscenza.

Nelle scorse settimane erano giunte le varie proposte. Chiasso vuole aggregarsi, anche solo in due. Novazzano e Balerna preferirebbero invece un «fidanzamento».

«La maggior parte dei comuni coinvolti non è intenzionata ad avviare immediatamente un'istanza di aggregazione», ha spiegato Marco Rizza, sindaco di Vacallo e redattore della lettera, ai microfoni dell'emittente di Comano.

«Quattro su sei hanno però detto che sono intenzionati a portare avanti questo approfondimento di pre-studio per arrivare, più o meno per metà 2023, a sottoporre delle reali opportunità», ha aggiunto.

Sei mesi per discutere la questione

I comuni vogliono prendersi del tempo per approfondire, altri sei mesi durante i quali valuteranno pregi e difetti della fusione. Vacallo e Morbio hanno già messo dei paletti chiari.

Rizza spiega che «allo studio definitivo ci sono dei condizionamenti, ovvero che non sia più o meno lo stesso scenario dell'ultimo avvio di studio aggregativo, che coinvolgeva appunto Vacallo, Morbio e Chiasso. Inoltre per Vacallo ci devono essere almeno quattro comuni, mentre Morbio desidera che ce ne siano quattro del piano, quindi ne vorrebbero almeno uno tra Novazzano e Balerna, più chiaramente Breggia».

Breggia si dice pronta ad aderire immediatamente allo studio ma guarda anche a una possibile unione con Castel San Pietro. A gennaio ci sarà un incontro sulla questione.

L'adesione di Breggia è un ulteriore modo, per Morbio Inferiore, per non restare in tre. «È chiaro, non si esclude nessun Comune. Si dovranno fare determinati approfondimenti e ancora una volta il Municipio poi potrà esprimersi a riguardo, se continuare oppure no», dice alla RSI la sindaca di Morbio Inferiore, Claudia Canova.

Novazzano e Balerna contrari

Novazzano e Balerna si son detti contrari a iniziare lo studio. Ma tre consiglieri comunali di Balerna sono pronti a una raccolta firme per l'aggregazione: in questo modo lo studio partirebbe subito, contrastando con il desiderio di altri di aspettare ancora sei mesi. I promotori decideranno cosa fare nei prossimi giorni. 

Novazzano, invece, ha preso una decisione martedì. «Noi, come Comune, valuteremo con la SUPSI o altri attori, quali potrebbero essere i vari scenari, senza coinvolgere nessuno, né il Cantone ne altri Comuni», ha affermato ai microfoni dell'emittente di Comano il sindaco Sergio Bernasconi.

«Ci siamo resi conto che quasi tutti questi temi sono perlomeno di carattere regionale, non possono essere risolti col Basso Mendrisiotto. Per cui bisogna ponderare i pro e i contro di tutti gli scenari», ha aggiunto.

Sui sei, quattro comuni continueranno a valutare l'aggregazione. «La nostra intenzione sarebbe quella di poter fare un punto della situazione fin da subito, dall'inizio del 2023», spiega Marco Rizza, il sindaco di Vacallo.

Swisstxt / Red