Covid Merlani: «Un nuovo richiamo? Servono i vaccini adattati»

SwissTXT / Red

2.7.2022

Giorgio Merlani (foto d'archivio).
Giorgio Merlani (foto d'archivio).
Ti-Press

Interpellato dalla RSI, il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani commenta l'aumento estivo del numero di contagi di Covid: «Serve prudenza». Mentre per la seconda vaccinazione di richiamo, secondo il medico cantonale i vaccini sono da adattare alle nuove varianti.

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Il numero di infezioni causate dal Covid segna un nuovo aumento in Svizzera, ma secondo il Consiglio federale al momento non si delinea un sovraccarico del sistema sanitario.

I nuovi casi giornalieri svizzeri sono circa 5'000: «Pur evitando il termine di prima, seconda, quinta o sesta ondata è innegabile che si stia andando verso un nuovo e importante aumento dei casi non solo in Svizzera, ma anche nel resto dei Paesi europei a noi confinanti», spiega alla RSI il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani.

I motivi di questo rialzo sono «una mobilità ormai normale di persone, in totale assenza di misure di contenimento, unita alla circolazione di nuove varianti del sottotipo di Omicron conosciuto a Natale», aggiunge Merlani.

«Attualmente, le varianti predominanti in circolazione sono le versioni BA4 e BA5, che oltre che essere molto contagiose sono almeno in parte immunoevasive, ossia si trasmettono bene anche nelle persone integralmente vaccinate o che hanno già avuto infezioni pregresse con altre varianti, Omicron compresa», chiarisce Merlani.

Le ospedalizzazioni

È troppo presto però, stando a Merlani, per dire se ci sarà un aumento delle ospedalizzazioni: «Alle nostre latitudini è prematuro dire se l’aumento dei casi porterà a un aumento corrispondente di ospedalizzazioni. Quello che si può notare è che in Ticino i casi ospedalizzati sono risaliti, ma registrando sempre un ritardo tra i casi recensiti e gli ospedalizzati l’entità potrebbe ancora essere sottostimata»

Se si guardano i Paesi limitrofi che hanno già avuto un aumento estivo dei contagi, osserva Merlani, il rialzo in alcuni di questi Paesi ha generato anche un aumento dei ricoveri e delle morti, ad esempio in Portogallo, ma in altri no.

Come dichiara il medico cantonale ai microfoni della RSI, quindi «un richiamo a una certa prudenza in generale è sicuramente opportuno: l’uso della mascherina negli spazi chiusi, soprattutto per le persone vulnerabili, sottoporsi quanto prima al test in caso di sintomi sospetti ed evitare assembramenti e contatti con persone fragili se si hanno sintomi restano sicuramente misure appropriate da attuare»

La seconda vaccinazione di richiamo

Per quanto riguarda una seconda vaccinazione di richiamo in autunno, secondo Merlani, la vaccinazione si è dimostrata un'arma efficace per diminuire l'effetto del decorso grave della malattia, dei ricoveri e delle morti.

D'altra parte spiega che «la protezione calante attuale non è solo dovuta a un problema di immunità verso il vaccino, ma anche alla variante in questo momento circolante che poco risponde ai vaccini a disposizione».

Per questa ragione, «un’ulteriore vaccinazione adesso sarebbe solo parzialmente una soluzione, mentre è necessario procedere rapidamente con ulteriori vaccinazioni prima della stagione fredda, idealmente però con dei nuovi vaccini adattati alle nuove varianti circolanti», conclude il medico cantonale.