CovidMerlani: «Un nuovo richiamo? Servono i vaccini adattati»
SwissTXT / Red
2.7.2022
Interpellato dalla RSI, il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani commenta l'aumento estivo del numero di contagi di Covid: «Serve prudenza». Mentre per la seconda vaccinazione di richiamo, secondo il medico cantonale i vaccini sono da adattare alle nuove varianti.
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02.07.2022, 09:22
02.07.2022, 09:31
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Il numero di infezioni causate dal Covid segna un nuovo aumento in Svizzera, ma secondo il Consiglio federale al momento non si delinea un sovraccarico del sistema sanitario.
I nuovi casi giornalieri svizzeri sono circa 5'000: «Pur evitando il termine di prima, seconda, quinta o sesta ondata è innegabile che si stia andando verso un nuovo e importante aumento dei casi non solo in Svizzera, ma anche nel resto dei Paesi europei a noi confinanti», spiega alla RSI il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani.
I motivi di questo rialzo sono «una mobilità ormai normale di persone, in totale assenza di misure di contenimento, unita alla circolazione di nuove varianti del sottotipo di Omicron conosciuto a Natale», aggiunge Merlani.
«Attualmente, le varianti predominanti in circolazione sono le versioni BA4 e BA5, che oltre che essere molto contagiose sono almeno in parte immunoevasive, ossia si trasmettono bene anche nelle persone integralmente vaccinate o che hanno già avuto infezioni pregresse con altre varianti, Omicron compresa», chiarisce Merlani.
È troppo presto però, stando a Merlani, per dire se ci sarà un aumento delle ospedalizzazioni: «Alle nostre latitudini è prematuro dire se l’aumento dei casi porterà a un aumento corrispondente di ospedalizzazioni. Quello che si può notare è che in Ticino i casi ospedalizzati sono risaliti, ma registrando sempre un ritardo tra i casi recensiti e gli ospedalizzati l’entità potrebbe ancora essere sottostimata»
Se si guardano i Paesi limitrofi che hanno già avuto un aumento estivo dei contagi, osserva Merlani, il rialzo in alcuni di questi Paesi ha generato anche un aumento dei ricoveri e delle morti, ad esempio in Portogallo, ma in altri no.
Come dichiara il medico cantonale ai microfoni della RSI, quindi «un richiamo a una certa prudenza in generale è sicuramente opportuno: l’uso della mascherina negli spazi chiusi, soprattutto per le persone vulnerabili, sottoporsi quanto prima al test in caso di sintomi sospetti ed evitare assembramenti e contatti con persone fragili se si hanno sintomi restano sicuramente misure appropriate da attuare»
Per quanto riguarda una seconda vaccinazione di richiamo in autunno, secondo Merlani, la vaccinazione si è dimostrata un'arma efficace per diminuire l'effetto del decorso grave della malattia, dei ricoveri e delle morti.
D'altra parte spiega che «la protezione calante attuale non è solo dovuta a un problema di immunità verso il vaccino, ma anche alla variante in questo momento circolante che poco risponde ai vaccini a disposizione».
Per questa ragione, «un’ulteriore vaccinazione adesso sarebbe solo parzialmente una soluzione, mentre è necessario procedere rapidamente con ulteriori vaccinazioni prima della stagione fredda, idealmente però con dei nuovi vaccini adattati alle nuove varianti circolanti», conclude il medico cantonale.