Dal confine Mesolcinese accusato di omicidio stradale aggravato per un incidente ad Agrate Brianza

SwissTXT / red

28.2.2024

Immagine d'illustrazione
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Il sinistro del quale è stato protagonista, avvenuto la notte tra sabato 10 e domenica 11 febbraio su una strada provinciale a nord di Milano, è costato la vita a una persona. Il 58enne è accusato di aver guidato contromano e rischia una pena da due a sette anni.

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28.2.2024

Omicidio stradale aggravato: questa l’ipotesi di reato a carico del 58enne mesolcinese resosi protagonista di un grave incidente avvenuto la notte tra sabato 10 e domenica 11 febbraio su una strada provinciale ad Agrate Brianza, a nord di Milano. Lo riporta la RSI.

Nel violento scontro, verificatosi mentre nella zona stava piovendo copiosamente, ha perso la vita un 62enne residente a Domodossola. Per il mesolcinese, malgrado l’esito negativo dell’alcol test e dell’esame per evidenziare un eventuale consumo di stupefacenti, è stata disposta la carcerazione preventiva a Monza.

Due le aggravanti contestate dagli inquirenti italiani, ossia il fatto di aver percorso contromano il tratto di strada teatro del frontale e di non essere in possesso della patente di guida, perché ritirata in precedenza dalle autorità svizzere.

Fermo restando il principio della presunzione di innocenza, questo tragico evento solleva interrogativi sulle pene previste in Italia per il reato di omicidio stradale non contemplato nella legge elvetica.

«L’omicidio colposo normale, senza violazione del codice della strada, in Italia è punito con una pena che va da sei mesi a cinque anni, l’omicidio stradale invece è un reato che nella sua ipotesi base ha una pena che va dai due ai sette anni», spiega ai microfoni della RSI l’avvocato Francesco Romualdi.