Manifestazioni Tutti uniti in favore del clima

SwissTXT

2.2.2019 - 17:08

Migliaia di ragazzi e di ragazze, scolari e studenti, hanno sfilato sabato pomeriggio in diverse città svizzere, e per la prima volta anche in Ticino, a Bellinzona, per esprimere le loro preoccupazioni ambientali e a favore di una politica che porti più attenzione al nostro pianeta.

Erano alcune centinaia i giovani, ma non solo, che hanno manifestato affinché il riscaldamento climatico sia riconosciuto come una crisi e che i Governi agiscano di conseguenza. Si chiede anche che la Svizzera non emetta più gas a effetto serra entro il 2030.

Di sabato per non mancare a scuola

"In teoria – aveva spiegato ai microfoni RSI uno studente del Politecnico di Zurigo, Francesco Zanetta – lo sciopero studentesco dovrebbe avere cadenza mensile e ci stiamo organizzando in questo senso".

Contrariamente a quanto capitato lo scorso 25 gennaio, un venerdì, in diverse altre città svizzere, i ragazzi hanno scelto questa volta di manifestare di sabato in modo da non marinare la scuola per scendere in piazza.

Migliaia di persone in strada in 13 città svizzere

A Berna circa 2'000 persone si sono riversate sulla Waisenhausplatz. La stessa cifra si è registrata a Lucerna, mentre a Friburgo si è arrivati a 2'500 e a Losanna a 10'000.

Due settimane fa 22'000 scolari avevano scioperato dalle lezioni per manifestare in tutta la Svizzera.

Un movimento apartitico

Il movimento si definisce apartitico, come confermato dal copresidente dei Giovani Verdi Svizzeri, Luzian Franzini: "È vero che diversi nostri membri partecipano all’organizzazione di queste proteste giovanili – ha spiegato – ma non possono esporre manifesti o bandiere che ricordano un partito politico. Questi ragazzi non sono certo vittime di una nostra strumentalizzazione", ha concluso.

Secondo quanto dichiarato invece da Walter Wobmann, deputato dell’UDC e membro della commissione dell’ambiente del Consiglio nazionale, "i cortei di ragazzi sono delle azioni politiche pilotate dal fronte rosso-verde, tanto più che siamo in un anno elettorale a livello svizzero".

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