TicinoMirante via dal PS, Pilotti: «La sinistra ha conosciuto diverse divisioni in passato»
SwissTXT / red
25.11.2022
L'uscita di Amalia Mirante dal PS e la prossima creazione di una nuova forza politica da lei capeggiata si traducono in un'ulteriore frammentazione per la sinistra in Ticino.
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25.11.2022, 12:15
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Un dato che non sorprende, per uno schieramento che ha sempre mostrato una propensione alle divisioni interne, che taluni potrebbero definire autolesionista.
Per capirne di più, la RSI ha interpellato Andrea Pilotti, politologo all'Università di Losanna, il quale parla di una costante che, storicamente, investe la sinistra a livello europeo. Quanto al cantone, «la stessa sinistra ticinese ha conosciuto diverse divisioni in passato», rammenta l'esperto ai microfoni dell'emittente di Comano.
Dalla storica scissione del Partito socialista autonomo (PSA) nel clima di contestazione prodotto dal 1968, fino a un'iniziativa in chiave socialdemocratica, alla fine degli anni '90, «con Rossano Bervini che creò il Partito liberalsocialista (PLS)»: una formazione, osserva Pilotti, «le cui rivendicazioni richiamano per certi aspetti un po' anche talune rivendicazioni» dell'economista uscita dal PS.
Rispetto all'esperienza del PLS c'è però qualcosa di inedito. Nel caso di Amalia Mirante emerge infatti «una dimensione di personalizzazione molto più marcata». Un aspetto, secondo il politologo, che si configura come un elemento «piuttosto diverso rispetto alle storiche divisioni che la sinistra ticinese ha conosciuto».
Timori di un'erosione di voti a sinistra
E a sinistra, intanto, questa personalizzazione non può che alimentare timori di un'erosione di voti, soprattutto nella corsa per il Gran Consiglio, a beneficio del nuovo partito di Mirante. Una prospettiva che Pilotti non esclude, anche per le specificità di un sistema proporzionale «che favorisce la generazione di nuovi movimenti, partiti politici, e che permette loro di avere rappresentanza politica».
Del resto, sempre nell'area progressista, si collocano già con propri eletti il Movimento per il socialismo (MPS), i comunisti e il movimento «Più donne».
Ci sono poi altri fattori che incoraggiano una possibile personalizzazione, come il voto preferenziale e il peso crescente della scheda senza intestazione.
«Nell'elettorato socialista una vicinanza alle posizioni socialdemocratiche»
Ma al di là dei consensi che potrebbero andare all'iniziativa di Mirante, che spazio potrebbe esserci in Ticino per una forza di orientamento socialdemocratico? Difficile dirlo, risponde l'esperto, ricordando però un'indagine che aveva mostrato «come vi fosse anche nell'elettorato socialista in Ticino una vicinanza alle posizioni socialdemocratiche».
E sotto questo profilo, conclude, «penso che il PS stesso sia ancora in misura di parlare a questo elettorato».