AMSSI Un'associazione di medici dissidenti nasce a Lugano

SwissTXT / Red

16.12.2022

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
Immagine illustrativa/foto d'archivio.
©Ti-Press / Benedetto Galli

È stata presentata giovedì a Lugano l’Associazione Medico Sanitaria della Svizzera italiana (AMSSI), una nuova associazione per professionisti della salute nata in dissenso alla «medicina ufficiale».

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L'AMSSI – come riporta la RSI – intende «promuovere una medicina preventiva» con «una visione olistica, omnicomprensiva degli aspetti fisici, psicologici e sociali».

Tra i fondatori due nomi su tutti: quello del dottor Werner Nussbaumer e quello del dottor Roberto Ostinelli, diventati noti per le contestazioni alle direttive cantonali durante la pandemia di Covid, ma che in realtà hanno sempre avuto posizioni anche molto diverse da quel che si ritiene l'ufficialità in campo medico.

Naturopatia, omeopatia, agopuntura e medicina cinese

In conferenza stampa si è parlato di naturopatia, omeopatia, agopuntura, medicina cinese. Tutte discipline riconosciute, ma che per il presidente dell’associazione Nussbaum, andrebbero incentivate maggiormente: «Il sistema sanitario attuale è basato sulla malattia e dovrebbe invece essere basato sulla prevenzione».

Uno degli aspetti principali promossi dalla neonata associazione, che al momento conta una ventina di professionisti, è la possibilità di poter esprimere pareri anche diversi dal pensiero scientifico dominante.

«Quello che mi è piaciuto in questo momento è poter trovare persone che mi davano un punto di vista diverso, a volte che non conoscevo, e ascoltavano il mio», afferma all'emittente radiotelevisiva la dottoressa Maddalena Menozzi, chirurga alla clinica Santa Chiara e a Moncucco.

Una libertà d'espressione fondamentale in medicina

Una libertà di espressione condivisa in linea di principio dal dottor Franco Cavalli, che però richiama l’attenzione ai microfoni della RSI per quando si tratta di terapie: «Fondamentalmente in medicina, nei congressi internazionali, dove si parla delle nuove terapie, ci sono sempre dei dibattiti, anche molto accesi, e nessuno interviene ad impedirli. Però è diverso il problema quando vengono portate avanti delle opinioni che non hanno nessuna base scientifica. Un conto è discutere usando la metodologia scientifica, un altro è inventando delle cose che non stanno né in cielo né in terra e che oltretutto sono pericolose».