Salute pubblica Nei Grigioni e a Glarona fuori norma una doccia pubblica su 9

danu, ats

4.1.2024 - 16:30

L'11 percento dei campioni d'acqua prelevati dalle docce pubbliche nei cantoni Grigioni e Glarona ha superato fino a nove volte il valore consentito di legionella patogena.
L'11 percento dei campioni d'acqua prelevati dalle docce pubbliche nei cantoni Grigioni e Glarona ha superato fino a nove volte il valore consentito di legionella patogena.
Keystone

Durante le ispezioni ufficiali delle docce pubbliche nei cantoni Grigioni e Glarona, una struttura su nove è stata bocciata per i livelli eccessivi di legionella nell'acqua. In due casi, le docce in questione sono state chiuse a causa dei batteri nocivi.

Keystone-SDA, danu, ats

Sono state ispezionate 133 docce pubbliche in alberghi, piscine coperte, impianti sportivi, scuole e case di riposo. L'11% dei campioni ha superato fino a nove volte il valore massimo consentito di legionella, si legge in un nota diramata oggi dalla Cancelleria di Stato glaronese.

Le aziende in cui si sono riscontrati risultati non conformi alle norme hanno dovuto dimostrare come avrebbero migliorato, in modo efficace, il monitoraggio dei loro impianti. Due hanno dovuto mettere fuori servizio le loro docce e procedere ad una ristrutturazione.

Le cifre sono perlopiù in linea con gli anni precedenti. Nel 2022, il 9,4% delle docce era risultato non conforme alle prescrizioni. Nel 2021 la quota aveva invece raggiunto il 13%.

Malattia del legionario è pericolosa

La legionella può causare sintomi simili all'influenza. In casi più rari, può portare alla cosiddetta malattia del legionario, una forma di polmonite che, senza trattamento, può essere potenzialmente letale. La legionella si trasmette principalmente attraverso l'inalazione di goccioline d'acqua nebulizzate che trasportano i batteri.

A temperature dell'acqua comprese tra 25 e 45 gradi, i batteri della legionella trovano le condizioni ideali per moltiplicarsi. Possono quindi rappresentare un grave rischio per la salute umana. Per evitare che questi batteri si moltiplichino nelle strutture sanitarie, si legge nella nota, l'acqua deve avere una temperatura minima di 60 gradi all'uscita dalla caldaia e di 55 gradi nelle tubazioni. La temperatura dell'acqua fredda deve invece essere inferiore a 25 gradi.