Il procuratore federale Sergio Mastroianni ha chiuso l'inchiesta sul cittadino turco finito nel mirino degli inquirenti per presunti rapporti con lo Stato islamico, durante l'operazione che in febbraio aveva portato anche all'arresto di un agente di sicurezza della Argo1, poi condannato in agosto. Viene prospettato un decreto d'accusa per rappresentazione di atti di cruda violenza (una serie di foto e video messi su Facebook). Ad esso (con cui verrà proposta una pena pecuniaria sospesa) si aggiungerà quello di abbandono per gli altri reati ipotizzati: sostegno e partecipazione a un'organizzazione criminale e violazione del divieto di IS e al Qaida.
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