COVID-19Nuove norme in Ticino: ecco alcune spiegazioni
SwissTXT / pab
9.11.2020
Il Canton Ticino si è svegliato con più domande che risposte, dopo che ieri il Consiglio di Stato ha adottato la risoluzione governativa con le nuove misure per contenere la diffusione del nuovo coronavirus.
A sollevare dubbi, in particolare, il divieto di organizzare manifestazioni, pubbliche o private, con oltre cinque persone. In molti si sono chiesti cosa deve essere definito manifestazione, e quali attività quindi possono rimanere aperte.
Alcune risposte, spiega la RSI sul proprio sito, sono arrivate nel corso della giornata, per chiarire altri punti i servizi governativi stanno ancora lavorando alla pubblicazione di un documento esplicativo, con le risposte alle cosiddette «domande frequenti».
Alcuni esempi
Cinema e teatri potranno restare aperti, ma con un massimo di cinque persone per volta. I centri fitness possono continuare a operare, ma tutti i corsi potranno essere organizzati solo con al massimo cinque persone. Le limitazioni valgono anche per la formazione professionale e i corsi di formazione continua.
Vi è poi il capitolo delle cene o dei pranzi privati, che rientrano sotto il cappello di manifestazione privata: non più di cinque dunque. Naturalmente fanno eccezione i membri della stessa economia domestica, ma se per esempio una famiglia è composta da cinque persone, nessun altro, non solo amici, ma anche parenti, potrà essere invitato a casa.
Il cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri ha fornito, sempre alla RSI, qualche indicazione in più in merito alle limitazioni imposte dal Governo: «Avendo elaborato il tutto durante il fine settimana era difficile avere a disposizione tutti i dettagli già la domenica sera. Tra l’altro le richieste di chiarimento giunte ci hanno anche permesso di approfondire determinate tematiche che non erano state toccate, anche perché in primavera si era chiuso tutto senza distinzioni», ha spiegato.
Ecco perché per il momento bar e ristoranti restano aperti
Duramente toccati, come detto, sono i cinema e i teatri, mentre restano aperti i ristoranti: come si giustifica? Perché il piano de protezione vale per i ristoranti e non per i cinema?
«Il piano di protezione resta valido nei cinema, ma con al massimo cinque persone. Il problema - risponde Coduri – è che i cinema e gli spettacoli teatrali sono considerati manifestazioni, hanno quindi uno scopo, sono limitati nel tempo e si svolgono in uno spazio ristretto, sono pianificati e avendo un inizio e una fine ben determinati rischiano di creare code all’entrata e all’uscita. Nei ristoranti, invece, poiché i clienti si presentano in diversi periodi della giornata, la problematica si pone meno».
I mercati cittadini, aggiunge il cancelliere, non sono toccati dalle limitazioni poiché, lo ha definito la Confederazione, non sono considerati manifestazioni.
Anche i bambini considerati nel computo delle 5 persone
I bambini devono essere considerati nel computo delle cinque persone?
Sì, risponde infine il cancelliere dello Stato: «Anche perché da parte della Confederazione non ci sono indicazioni secondo cui non debbano essere computati nel numero massimo di persone. Il nucleo familiare però è sempre protetto: nessuno andrà a interpellare una famiglia numerosa che passeggia lungo la strada».