Chiusi di notte Orari ridotti per i Pronto Soccorso pediatrici di Locarno e Mendrisio

SwissTXT / red

16.11.2023 - 15:00

Soccorso pediatrico di notte a Bellinzona e Lugano
Soccorso pediatrico di notte a Bellinzona e Lugano
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Da gennaio le due strutture verranno chiuse tra le 22 e le 8 per la bassa affluenza. Centralizzazione a Lugano e Bellinzona per «accrescere qualità e sicurezza».

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Meno di due pazienti a notte nei Pronto Soccorso pediatrici di Locarno e Mendrisio. Forte di questi numeri l’Ente ospedaliero cantonale annuncia giovedì, una «rimodulazione» dell’offerta che comporterà, a partire da gennaio, la presenza di pediatri qualificati nei due ospedali solo nella fascia oraria 8.00-22.00.

Il progetto, spiega l’EOC, è teso «a migliorare la presa a carico dei pazienti pediatrici». L’obiettivo è di «accrescere la sicurezza e la qualità delle cure pediatriche urgenti facendo rete nel territorio». Ciò significa che, nel prossimo futuro, nella fascia notturna, oltre al PS dell’Ospedale San Giovanni di Bellinzona e dell’Ospedale Civico di Lugano, resteranno garantiti il picchetto telefonico specialistico dell’IPSI (l’Istituto pediatrico della Svizzera italiana).

Ma, anche, in via eccezionale, sottolinea il comunicato, sarà possibile un prima valutazione presso i due PS per adulti di Locarno e Mendrisio. Servizi che, se necessario, potranno attivare il trasferimento d’urgenza nel polo pediatrico dove tutti gli specialisti saranno a disposizione.

Secondo le cifre fornite dall’Ente, nei quattro PS pediatrici degli ospedali regionali vengono effettuate circa 27’500 visite ogni anno, di cui due terzi presso i nosocomi di Lugano e Bellinzona. Il rimanente terzo fa capo agli ospedali di Locarno e Mendrisio, dove queste visite avvengono per il 90% durante l’orario diurno-serale, tra le 8.00 e le 22.00. Nelle restanti ore, come detto all’inizio, nei due PS pediatrici si presentano, in media, meno di due bimbi.

L’EOC: «Posti di lavori oggi meno attrattivi»

L’affluenza di casi molto limitata in queste due sedi durante la notte «non permette più - sostiene l’EOC - di reperire personale adeguatamente formato per far capo alle richieste della popolazione: vi sono difficoltà a mantenere le competenze specifiche visto il numero basso di pazienti con perlopiù patologie di entità lievi».

Ciò renderebbe, secondo l’Ente, questi «posti di lavoro sempre meno attrattivi per medici e infermieri, con crescenti difficoltà di reclutamento del personale che in futuro non potrà più mantenere le necessarie competenze specialistiche e la dovuta motivazione, il che non permette di garantire la qualità e la sicurezza delle cure».

Presso le sedi EOC di Locarno e Mendrisio, puntualizza il comunicato stampa, verrà mantenuta l’offerta degli attuali reparti per la degenza pediatrica (2-3 letti) e dei servizi di neonatologia legati alle rispettive maternità. Grazie al coinvolgimento attivo dei pediatri, continuerà a essere assicurato il servizio dei picchetti pediatrici sul territorio in orario notturno (22.00-8.00), attivabili attraverso il contatto telefonico di soccorso (guardia medica).

Questa «rimodulazione» dei servizi, sottolinea infine l’EOC, non avrà ripercussioni sull’organico: «Al contrario le risorse di personale attuali verranno confermate e valorizzate, offrendo condizioni di impiego più razionali e posti di lavoro più attrattivi».