Secondo alcuni partecipanti, l’intervento è stato tuttavia sproporzionato anche perché verso l’1.30 la festa stava per concludersi e i presenti stavano ripulendo il posto.
Nonostante gli animi si siano scaldati, spiegano, all’arrivo della polizia in tenuta antisommossa, il dissenso nei confronti degli agenti intervenuti per sequestrare il generatore è stato mostrato a parole e non in modo violento, riferisce la RSI.
Chi era lì quella sera riferisce inoltre che «non si è trattato di un rave party», come si era ipotizzato in un primo momento, ma semplicemente di un raduno di persone, di «un momento conviviale» riporta la RSI.
«A un certo punto, per ripristinare la sicurezza degli agenti, è stato utilizzato il gas e poi sono stati sparati dei proiettili di gomma», ha dichiarato per parte sua il comandante Roberto Torrente al CdT, ma puntando verso terra. Una scelta fatta per garantire la sicurezza degli agenti e ripristinare «le distanze con il gruppo di giovani presenti», «gli standard di sicurezza e di distanza sono stati rispettati».
Una persona, secondo testimonianze raccolte, è stata raggiunta da molto vicino dallo spray urticante, ma non ha necessitato di cure ospedaliere, riporta il portale della RSI.