«Merito culinario svizzero» Parmelin consegna i premi ai sei cuochi vincitori, tra cui il ticinese Piffaretti

cc, ats

6.3.2023 - 11:52

Giuseppe Piffaretti, detto Mastro Piff, nella sua pasticceria nel borgo di Mendrisio con il panettone artgianale.
Giuseppe Piffaretti, detto Mastro Piff, nella sua pasticceria nel borgo di Mendrisio con il panettone artgianale.
archivio Ti-Press

Sei cuochi di alto livello hanno ricevuto oggi dal consigliere federale Guy Parmelin il premio ottenuto per il «Merito culinario svizzero» 2023 nel corso di una cerimonia a Berna. Per la prima volta onorificenze sono state distribuite anche nella categoria pasticceri.

Keystone-SDA, cc, ats

Proprio in quest'ultima categoria è stato premiato il ticinese Giuseppe Piffaretti, meglio conosciuto come Mastro Piff, che con le sue competenze è diventato anche consulente della Società dei maestri panettieri e pasticceri del canton Ticino e ha lanciato la Coppa del mondo del panettone.

L'altro pasticcere premiato è il vallesano David Pasquiet.

I cuochi premiati

Nella categoria tradizionale dei capocuochi sono invece stati premiati Silvia Manser del ristorante «Truube», nella località appenzellese di Gais, Franck Reynaud dell'"Hostellerie du Pas de l'Ours» a Crans-Montana (VS), Pierrick Suter del «Restaurant de la Gare» di Lucens (VD) e Dominik Hartmann del «Magdalena» a Rickenbach (SZ).

Manser, si legge in un comunicato odierno degli organizzatori del premio, usa prodotti regionali creando piatti squisiti che hanno un particolare tocco femminile. Hartmann, dal canto suo, è considerato un pioniere dell'alta cucina senza carne.

Reynaud gestisce una delle migliori tavole della Svizzera e con audacia sfida le papille gustative dei suoi avventori. Suter, invece, offre una cucina «gourmet, generosa e gioiosa».

Merito culinario onorario assegnato a Gérard Rabaey

Infine, il Merito culinario onorario è stato assegnato a Gérard Rabaey. Il 75enne, nato a Caen (F), negli anni Settanta ha ripreso con sua moglie Josette il Café du Pont, a Brent, sopra Montreux.

Insieme hanno trasformato una rovina in un ristorante famoso in tutto il mondo che si è aggiudicato 3 stelle Michelin e 19 punti nella guida Gault Millau. I suoi libri di ricette sono poi diventati un punto di riferimento.