Iniziativa popolare Raccolta firme sulle pensioni del Governo

SwissTXT / pab

7.1.2019 - 21:17

Palazzo delle Orsoline a Bellinzona
Palazzo delle Orsoline a Bellinzona
Ti-Press

Il Partito socialista ha deciso lunedì sera, con una sola astensione, di lanciare un'iniziativa popolare generica tesa a rilanciare la discussione sul sistema pensionistico dei consiglieri di Stato. 

Il PS è convinto che per i componenti del Governo ticinese l'unica via percorribile consista nell'affiliazione all'Istituto di previdenza cantonale.

Se ne discute da più di 40 anni

Del tema si discute dagli anni '70. Nel 2015 si raggiunse un punto fermo sulla questione, allorché il Parlamento ticinese adottò il decreto che stabiliva che pure i consiglieri di Stato dovevano pagare i contributi pensionistici. C'era un anno di tempo per organizzare il passaggio alla cassa pensione ordinaria, ma la politica (intanto) non è riuscita a definire una soluzione definitiva.

In proposito il MPS è andato più volte all'attacco in tempi recenti, evocando pure presunte rendite illegali a favore dei membri del Consiglio di Stato ticinese e avanzando pretese di risarcimento.

Prelevato il 9% dal salario dei ministri

Da inizio legislatura dal salario dei consiglieri di Stato viene prelevato il 9% che finisce in un apposito fondo. Intanto Gran Consiglio e Consiglio di Stato trattano da mesi, ma la soluzione di un regime speciale, che è in fase di definizione in commissione e che è sostenuta dal Governo, non piace appunto ai socialisti che si apprestano dunque a lanciare l’iniziativa popolare al riguardo.

La raccolta delle firme dovrebbe scattare a febbraio.

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