Notizie regionali Più sconcerto che rabbia

SwissTXT

16.5.2018 - 19:03

La Corte ha sentito il perito psichiatrico Carlo Calanchini, nel secondo pomeriggio del processo a Michele Egli, accusato dell'uccisione di Nadia Arcudi il 14 ottobre del 2016 a Stabio.

Per l'esperto, quella sera l'imputato agì più per sconcerto che per rabbia, perché si trovò confrontato "al lato oscuro" della cognata, che lui aveva idealizzato al limite dell'idolatria. Egli era in grado di capire quando faceva qualcosa di sbagliato, ma non di quantificarne la gravità. Nel momento dell'uccisione, per lo psichiatra, per un attimo la sua capacità di giudizio è venuta meno, non era in grado di fermarsi.

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