La procura dovrà rinviare a giudizio (per la terza volta ) il «re dei ponteggi», l’imprenditore kosovaro sotto inchiesta dal 2017.
Swisstxt / pab
20.11.2021, 19:19
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Lo ha ordinato la Corte dei reclami penali, a cui l’impresario kosovaro si era nuovamente rivolto, in settembre, per denunciare le lungaggini dell’inchiesta a suo carico, si legge sul sito della RSI.
Un’indagine che dura ormai da quasi cinque anni; da quando, nel febbraio del 2017, venne arrestato a seguito dello scandalo dei permessi falsi.
Due gli atti d’accusa già emessi dal ministero pubblico, che il Tribunale penale ha però rispedito al mittente. Ora si è in attesa del terzo. E la procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis, come riportato dalla RSI, sarà tenuta a firmarlo da qui a una decina di giorni, rispettando la data che lei stessa aveva prospettato negli scorsi mesi.
Illeciti per quasi 16 milioni
Le ipotesi contro l’uomo, in gran parte contestate, sono pesanti. Si parla di illeciti per quasi 16 milioni di franchi (commessi ai danni delle proprie società), di una frode fiscale di oltre un milione, di contributi AVS non versati e di appropriazione indebita di imposte alla fonte.
Senza dimenticare il fronte dei permessi, riferisce la RSI, nell’ambito del quale l’imprenditore bellinzonese, difeso da Edy Meli, è accusato anche di tratta di esseri umani.
Il rinvio a giudizio includerà pure i due procedimenti assunti, nel 2021, dalle autorità d’oltre San Gottardo. Il primo riguarda una presunta truffa Covid. Il secondo – più recente – è scattato per guida senza autorizzazione.