Giornalismo Premiati al LAC i migliori lavori giornalistici ticinesi

pab

15.9.2019

Premio di Giornalismo della Svizzera italiana. Nella foto i premiati di Giornalismo della Svizzera italiana con Marco Travaglio, giornalista italiano e direttore de "il Fatto Quotidiano" (terzo da sinistra), il consigliere di Stato Emanuele Bertoli (terzo da sinistra), e la presidente della giuria Franca Verda Hunziker (seconda da sinistra) durante un momento dell'evento.
Premio di Giornalismo della Svizzera italiana. Nella foto i premiati di Giornalismo della Svizzera italiana con Marco Travaglio, giornalista italiano e direttore de "il Fatto Quotidiano" (terzo da sinistra), il consigliere di Stato Emanuele Bertoli (terzo da sinistra), e la presidente della giuria Franca Verda Hunziker (seconda da sinistra) durante un momento dell'evento.
Ti-Press

Svelati a Lugano i vincitori della nona edizione del Premio: tre sono dell'Info RSI, tre del Corriere del Ticino. I premi per la fotografia a due professionisti dell'agenzia Ti-Press.

La proclamazione dei vincitori della nona edizione del Premio di Giornalismo della Svizzera Italiana si è svolta sabato sera al LAC di Lugano alla presenza del Consigliere di Stato Manuele Bertoli e di numerosi ospiti tra cui Marco Travaglio, direttore della testata italiana Il Fatto Quotidiano.

Il Premio, fondato nel 2001 e a cadenza biennale, intende promuovere il giornalismo di qualità espresso da tutti gli strumenti e modalità che oggi caratterizzano questa professione.

Nove premi in sei categorie

Nove i premi attribuiti in sei categorie: Stampa scritta, Televisione, Radio, Online, Fotografia e «Giornalisti di domani».

Per la categoria Televisione ha vinto il reportage di Falò della RSI: «43. Il Ponte spezzato» di Philippe Blanc, che con estrema accuratezza racconta la tragedia avvenuta a Genova il 14 agosto del 2018 e indaga sulle cause che portarono al crollo del Ponte Morandi e alla morte di 43 persone. 

La categoria Radio, anche questa con un solo vincitore, ha visto come vincitore Alessandro Tini con il servizio «La morte era dietro di me» che fissa un'eccezionale fotografia sonora della tragedia di Bondo del 2017. Il servizio è stato trasmesso alle Cronache regionali della Svizzera italiana (Rete Uno) e anche sulle onde della RTR, Radio Retoromancia.

L'online e il cartaceo

Giorgia von Niederhäusern con «Sogni cari», servizio pubblicato su Cooperazione e che porta alla scoperta degli aspetti in ombra della professione del pilota si è aggiudicata il premio per l'Online.

Una menzione speciale è stata conferita al servizio multimediale «La storia di Tap, un gasdotto svizzero» di Elena Boromeo, Thomas Paggini e Jona Mantovan pubblicato su RSINews.

Per la Stampa scritta premio e menzione a due articoli del Corriere del Ticino: «L'identità rubata dei bambini adottati» di Anna Riva, che ha indagato sulle adozioni di minori dello Sri Lanka in Svizzera e più in generale in Europa negli anni ’80, e «L'inferno dei rifugiati eritrei che più nessuno accoglie» di Filippo Rossi, che tratta il tema dei profughi eritrei e sudanesi che lo Stato di Israele dirotta verso Ruanda e Uganda.

Le fotografie

Il premio per la Fotografia è stato vinto per la cronaca da Samuel Golay con un immagine che mostra il Vincitore del Pardo d'oro al Locarno Film Festival del 2017. 

Per lo sport è stato vinto da Pablo Gianinazzi con lo scatto che fissa la delusione del portiere dell'Hockey Club Lugano Elvis Merzlikins, dopo la Finale del Campionato svizzero persa contro lo Zurigo. Entrambi i vincitori lavorano per l'agenzia Ti-Press.

I giornalisti di domani

Tra i giovanissimi «Giornalisti di domani» ha ricevuto una menzione l'articolo «Fast food: solo malsano?» di Rachele Alice Bonalanza pubblicato su L'Universo, in cui analizza anche dal punto di vista storico il significato di «fast food» e, prendendo le distanze dal significato negativo attribuito in genere al termine.

Tornare alla home page