Case anziani Primo sabato con il 3G nelle case anziani

Swisstxt / red.

5.2.2022

Immagine d'illustrazione.
Immagine d'illustrazione.
archivio Ti-Press

«I residenti sono molto più contenti» osservano gli addetti ai lavori, parlando con la RSI. Ci sono stati allentamenti anche negli ospedali, pure questi giudicati «un toccasana» dagli esperti.

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Le misure restrittive in vigore nelle case anziani sono state allentate, data la nuova situazione epidemiologica. Quindi, da martedì scorso, chi vive in casa anziani ha potuto nuovamente uscire dal perimetro della struttura per andare a trovare i parenti o per fare una passeggiata. 

Già da Natale chi possedeva un certificato 2G+ aveva potuto visitare i propri cari. Ma Tania Pilotti, specialista in attivazione, ha spiegato alla RSI che comunque si sente una differenza: «I residenti sono molto più contenti. Anche solo il fatto di poter dire ‹se voglio posso› ha diffuso molta gioia».

«Adesso è una passeggiata in confronto a due anni fa. All’inizio c’erano delle misure veramente molto restrittive, che hanno causato tanti danni psicologici all’anziano trovatosi isolato senza particolari contatti» ha concordato Paolo Pezzoli, direttore dei sei istituti sociali comunali di Lugano.

Si tratta di una nuova normalità che per il presidente è stata conquistata grazie allo spirito di adattamento dei residenti, la comprensione delle famiglie e l'eccezionale lavoro del personale.

Negli ospedali

Anche negli ospedali ci sono stati dei cambiamenti: le visite, che da Natale erano completamente vietate, sono state reintrodotte. 

«Il fatto di avere parenti e visite che entrano nella camera favorisce molto il paziente dal lato comunicativo» ha spiegato ai microfoni dell'emittente di Comano Liliana Baldini, capo reparto medicina 2 a Mendrisio.

Negli ospedali è possibile visitare una persona alla volta e solo dal quarto giorno di degenza. Il visitatore deve presentare un certificato valido e mostrare di essere vaccinato, guarito o testato.