Dopo la mossa di BNS Quali saranno le ripercussioni sul mercato immobiliare ticinese?

SwissTXT / Red

24.9.2022

Immagine illustrativa/foto d'archivio.
Immagine illustrativa/foto d'archivio.
© Ti-Press / Carlo Reguzzi

Giovedì, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha annunciato il ritorno ai tassi d’interesse positivi. Tenendo conto che la tendenza al rialzo aumenterà: quali saranno le ripercussioni sul mercato immobiliare ticinese, già sotto pressione da anni? 

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Dopo un lungo periodo di tassi minimi, che hanno permesso chi ha un’ipoteca di pagare interessi bassissimi, per combattere l’inflazione le banche centrali hanno cominciato ad adottare una politica economica meno espansiva aumentando i tassi d’interesse direttori.

«Se il costo del denaro aumenta le banche vanno a prendere questo denaro per prestarlo e naturalmente di riflesso anche i tassi d’interesse sulle ipoteche e sui crediti aumentano», afferma ai microfoni della RSI Fabrizio Cieslakiewicz, presidente della direzione di BancaStato.

Per chi deve pagare un'ipoteca, secondo Cieslakiewicz, «a medio termine non rivedremo più i tassi bassi che abbiamo conosciuto, ma nemmeno il 7-8% di 25 anni. Vedremo tassi fra il 3 e il 4% e se le banche hanno fatto il loro lavoro sulla tenuta degli oneri del cliente, quest'ultimo non deve avere paura» di perdere la casa. Gli istituti hanno infatti sempre calcolato la capacità di pagamento con tassi «fra il 6 e il 6,5%, per cui c'è margine».

Un ottimismo non condiviso da tutti

Un margine che stando al responsabile del settore immobiliare svizzero e globale di UBS, Claudio Saputelli, non è così grande: «Quando si acquista un’abitazione viene applicato un tasso d’interesse che si aggira intorno al 4,5%. Poi si aggiungono anche le spese di mantenimento e i costi d’ammortamento, arrivando a un 3,5-7%. Però bisogna tenere conto che [la prova della solvibilità] viene fatta al momento dell’acquisto. Poi la gente vive e tantissimi destini cambieranno a causa di divorzi o perdita del lavoro. Quindi tantissimi non soddisfano più questa sostenibilità che viene applicata al momento dell’acquisto».

È possibile quantificare quante persone ne sarebbero toccate? «La BNS dice che quando i tassi delle ipoteche saliranno al 3% e oltre, già il 20% di questi nuclei familiari che possiedono un appartamento non soddisfano più questi criteri applicati al momento dell’acquisto», spiega all'emittente di Comano Saputelli.

Il Ticino è sotto pressione da anni

L’osservatorio di Saputelli, che analizza il mercato a livello internazionale, valuta che il Ticino si avvantaggia del fatto che la pressione sul mercato immobiliare non è iniziata solo adesso con l'aumento dei tassi d’interesse.

Infatti a sud delle Alpi ci si trova già da anni in una situazione problematica, dato che sul territorio ticinese, negli ultimi 10 anni, si sono costruiti troppi appartamenti, specialmente nella fascia alta dei prezzi. E per questa ragione il Cantone ha risentito ultimamente di un forte aumento dello sfitto.

Infine, «c’è anche il fatto che il Ticino ha subito in confronto agli anni precedenti un forte calo del saldo migratorio, quindi la domanda così sotto pressione porta anche sotto pressione il mercato immobiliare», conclude Saputelli.